Ieri il telegiornale passava una notizia più brutta dell'altra.
Quanta violenza in ogni forma e contesto.
Perchè gli staterelli non contano un cazzo.
E' come voler avere il proprio negozietto in un mondo in cui dettano legge le grandi catene commerciali.
Tu la scatola di pasta XY la compri nel negozietto sotto casa o al supermercato ? è ovvio che vai al supermercato perché costa meno, quindi il negozietto non conta nulla e a breve si estingue.
E non contare ha un significato, perchè non contare vuol dire non aver voce in capitolo sulle questioni che poi determinano la tua vita reale e concreta, quindi anche decidere sui diritti.
Il popolo può mantenere la sua lingua, nessuno gli cancella la storia o la cultura (che poi mi devi spiegare cos'è, perchè la cultura è cosa fluida, la Catalogna è parte della Spagna e dell'Europa e quindi anche della loro cultura e storia), non vedo perchè dobbiamo essere (come europei) incapaci di stare tutti insieme e di formare un'entità più grande e più forte sulla scena mondiale.
I catalani non sono spagnoli. Hanno la loro lingua, la loro storia e cultura ...un po' come noi veneti in Italia . Il problema è che Madrid , se molla, poi ha i problemi con i baschi e la Galizia . Sono cazzi.
poi perche cechi e slovacchi si posson separare,la yugoslavia li abbiamo aiutati noi a divorziare,la scozia puo far il referendum(e gli è andata male...o bene visto che non passò),ed in spagna invece è tabù? democrazia e libero arbitrio solo se il risultato finale segue il copione?
Ultima modifica di dietrologo; 02-10-2017 alle 09:09
io sono contraria alla regione che dice "io sono ricco, mi voglio tenere i miei soldi e gli altri si arrangiano" nel quadro europeo, perchè è una sconfitta della razionalità, una vittoria dell'egoismo e un gioco dove alla fine ci perdono tutti. Che sia la Repubblica Ceca, la Croazia o la Galizia, non mi interessa, è sempre la stessa pappa.
Se in famiglia hai un figlio disabile che da solo non si sostenta, che fai ? lo butti dalla rupe ? No, lo metti nell'economia della famiglia e lo aiuti a dare il meglio di sé per quanto possibile.
Non dici "io sono bravo e abile, tu arrangiati".
A me sta bene anche un'Europa formata da tante regioni medio-piccole, però "federate" o comunque unite, mettila come vuoi. La Catalogna senza l'euro cos'è, un altra merda di paradiso fiscale come il Lussemburgo o Malta ? ne abbiamo bisogno secondo te ?
Poi va be', dire che i catalani non sono spagnoli o che i veneti non sono italiani... perdonami, è una gran cagata.
E mio nonno era di Padova eh.
puoi fare quello che ti pare; il punto è: quanto stai ottenendo risultati di cui sei consapevole, cioè quanto tiri la corda ?
se ragioni di nazionalismo - che sia italiano, spagnolo, catalano o padano - in un quadro nel quale i grandi principi sono europei, e le amministrazioni già largamente autonome, stai andando ad una partita di calcio con le armi da guerra; non si sa come va a finire;
questo vale per gli autonomisti, ma soprattutto per gli illusi delle sovranità nazionali; qui lo scrivo da anni, ma con la stessa genialità che ci vuole per intuire che se un sedentario si sbafa un barattolo di nutella ogni mattina, poi ingrassa
se rimuovi o indebolisci i vincoli UE per rivendicare una sovranità nazionale di sostanza stracciona, ti ritrovi in un paese in cui il governo centrale non conta una cippa - come Rajoy, che governa in minoranza - e non tiene più le spinte centrifughe;
tu, per avere un Veneto-nazione, saresti davvero disposto a rinunciare al mercato europeo, pagare una tassa per ogni transazione di qualsiasi cosa abbia una componente non veneta, come si accingono a fare i britannici, che sono nelle barbe con un paese 10 volte più grande ?
anche uno che si fa una pera sul momento sta benissimo; poi però deve farsi pure l'autoradio, per la prossima
c'� del lardo in Garfagnana
mi dovreste convincere in un altro modo , spiegarmi anche perché con l'ingresso in Europa un marco valeva mille lire successivamente un marco eguale un euro e un euro uguale a 1.936,27 lire
tecnicamente so che Axe lo può spiegare benissimo, a me sembra ovvio e comunque non è quello il punto.
Il punto è che i rapporti di forza che ci sono dentro l'Europa, la cui origine storica è ovvia per chi ha studiato la storia, dovrebbero servire da leva per la costruzione di un equilibrio politico nuovo che faccia da forza centrifuga. Purtroppo se la classe politica non è all'altezza, il tutto si trasforma in spinta centrifuga.
perché quel valore era drogato, a debito; lo paghi ora quando mancano i soldi per tappare i buchi sulle strade; però vai su internet a comprare a due spicci tante cosette, che qui ti sarebbero costate dieci volte tanto, e sempre a prezzo di quel debito, che prima o poi qualcuno sarebbe venuto a chiederti di saldare, ché i regali non esistono;
io, a cavallo del millennio e del change-over, viaggiavo tantissimo all'estero e constatavo ogni minuto come i prezzi italiani fossero del tutto assurdi, posta l'impossibilità per avvalersene da privato e fare il contrabbandiere;
l'alternativa era restare fuori, perché dopati, o rinunciare alla bumba del ciclista, coi vantaggi che una moneta forte garantisce ad un paese senza materie prime che importa semilavorati;
nota che se continui a doparti, prima o poi scoppi comunque; è solo questione di tempo; se ti racconti la nostalgia del periodo compreso tra il momento in cui hai speso e spaso e stavi da dio, ignorando che poi sarebbe arrivato l'estratto conto della carta, e magari l'ufficiale giudiziario a pignorare, finisci a fare domande di cui dovresti conoscere per primo le risposte, visto che non sei un dipendente pubblico.
c'� del lardo in Garfagnana
il dettaglio è un po' complesso da sintetizzare, ma ci provo, cercando di essere ordinato:
a) dal 1940 fino a circa il 1975/80, abbiamo vissuto in una bolla gonfiata dall'economia trainata dagli armamenti, con una divisione rigida del lavoro e l'Occidente a farla da padrone;
b) la fine di quell'economia "reale", era di Reagan, ha inaugurato la speculazione finanziaria, cioè l'Occidente continuava a spendere più di prima, ma a debito, sopravvalutando il valore della sua economia, in borsa, nei debiti pubblici; lo poteva fare in una situazione ancora politicamente ingessata, con 4/5 del pianeta tenuti fuori dal grosso della capacità negoziale;
c) con la caduta del Muro, il bluff ha cominciato ad essere scoperto e le bolle sono esplose;
d) l'Italia ha drogato a debito la propria economia, mantenendo un livello di potere d'acquisto artificioso, con impieghi intrinsecamente inefficienti, retribuzioni e prezzi che non corrispondevano alla ricchezza reale, sussidi, sgravi, tolleranza all'evasione, ecc... compensando coi debiti o le svendite, il mancato sviluppo, gli oneri necessari ad evitare conflitti incentrati sui redditi;
questo andazzo, che prima funzionava perché il credito sotto l'ombrello USA era illimitato, è andato in crisi produttiva non appena l'economia mondiale si è globalizzata e a quel livello di debito doveva corrispondere una pari credibilità della ricchezza e delle capacità produttive interne, che non c'era;
quando è entrato in corso l'euro virtuale, dopo Maastricht - con un decennio di transizione soft, guidata, fino al 2002 - questo non ha fatto altro che cominciare a registrare il valore reale delle singole capacità di ricchezza e performance nazionali - prima drogate dalla politica monetaria, a debito, e dai vincoli al commercio - scaricandosi sui prezzi e le retribuzioni: tot ore del tuo lavoro di ingegnere a Ferrara ti consentivano di comprare una vacanza in Croazia di una settima; all'ingegnere di Mannheim la stessa vacanza costava un terzo di ore in meno; entrambi pagavano lo stesso prezzo per l'energia, con la stessa moneta; ma il tedesco la usava in modo più produttivo, per motivi strutturali di efficienza, scala, infrastrutture;
in questo discorso, la difficoltà cognitiva classica dell'interlocutore-tipo è che se quello percepisce facilmente il vicolo tra sovranità monetaria svalutazione e reattività delle esportazioni, non collega altrettanto la misura delle importazioni e soprattutto gli effetti sul costo dell'indebitamento e il tenore di vita generale/potere d'acquisto in relazione ai parametri interni di autosufficienza; in soldoni, le politiche di svalutazione e protezionismo, a malapena funzionano - e per periodi limitatissimi - quando sono adottate da superpotenze militari autosufficienti ed in grado di condizionare politicamente i mercati, minacciando una default unilaterale, cui nessuno poteva rispondere in modo ritorsivo; lo fece Nixon nel 71, dichiarando la non convertibilità del dollaro e ponendo fine al sistema di Bretton Wood, ma è costata cara anche a loro.
c'� del lardo in Garfagnana
doverosa postilla:
quando nel 2002 entrò in circolazione l'euro, in carica Berlusconi, non vi fu il controllo rigoroso sui prezzi che messo in atto in Francia, per esempio; su una scelta politica, un regalo di classe agli autonomi, bacino elettorale del cavaliere; una grossa redistribuzione di reddito a danno dei dipendenti, che non avevano facoltà di adeguare le proprie retribuzioni al maggior costo della vita; così, tanto per non dimenticare...
c'� del lardo in Garfagnana
Doppio
Ultima modifica di dietrologo; 02-10-2017 alle 12:33