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Discussione: Il Vostro Pensiero In Questo Momento...

  1. #35206
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Si, lavorando in un porto, ho avuto modo di conoscere molte persone provenienti da ogni parte del mondo. Quelli più simili a noi, per mentalità e cultura, sono, neanche a dirlo, i greci. Quando arriva in porto una nave con equipaggio greco, la sintonia è immediata, almeno, con noi siciliani. Siamo lo stesso popolo, solo che parliamo due lingue diverse.

    I più freddi sono i Danesi e Norvegesi. Diffidenti, insofferenti (a ragione) della nostra burocrazia, totalmente incapaci di pensare come arrivare allo scopo, attraverso vie alternative, se per caso quella principale è impraticabile. Quando invece lo dici ad un greco, che per fare una cosa, forse è meglio andarci per vie traverse, ti fa l'occhiolino ed è andata... cioè vuol dire, vai avanti, non c'è problema.

    I Tedeschi li sto trovando un pò ingenui. Almeno gli uomini. Le donne tedesche invece sono furbe. Ho a che fare con un paio di ufficialesse tedesche che sembrano greche, per come sanno arrivare allo scopo utilizzando vie alternative..... non pensate male... si tratta di sciocchezze per evitare che la nostra sciocca burocrazia impedisca ogni cosa oppure aggirare dinieghi del comando tedesco su qualche cosa.

    Poi ci sono gli indiani, i quali si credono furbi.... senza immaginare che qui da noi, scemi non siamo.... ma vabbè, ci vuol poco a chiarire. I francesi erano ostici, però ho conosciuto un paio di comandanti veramente gentili ed educati....

    I marocchini e tunisini sono anch'essi fratelli, o almeno, lo erano... adesso se ne vedono poco a bordo delle navi. La maggioranza sono indiani e filippini. Filippini sempre molto educati e gentili.... il loro accento è divertente e quando li senti parlare via radio, ti accorgi subito che sono filippini, come lo stesso accade con gli indiani.

    Ogni tanto in ufficio imito l'accendo indiano e filippino..... strappando qualche risata ai colleghi.

    Chi altri......

    Da un pò di tempo sto incontrando a bordo anche qualche cinese.... una volta rari e.... qualche sud coreano.... anche questi rari a bordo.

    Invece credo di non ho aver mai incontrato giapponesi.

    Ah dimenticavo russi, ucraini giorgiani, lettoni, lituani, estoni e polacchi....

    Ho avuto il privilegio di conoscerli prima dello sgregolamento sovietico.... a inizi anni '90. I russi indossavano anche le divise della marina mercantile.... e poi li ho frequentati in era post comunista.... naturalmente molto diversi. I russi sono peggiorati... nel senso che sono amichevoli ma anche arroganti... mentre tutti gli altri, liberi dal loro giogo....sono decisamente più allegri e soprattutto, liberi!!! Lituani, estoni e lettoni in particolare, sono più felici e contenti di noi italiani, dato che i loro paesi, da liberi, sono evoluti molto e sono più europei del nostro.

    L'Estonia poi è all'avanguardia nel settore informatico, dato che durante la loro annessione alla repubblica socialista sovietica era il cuore dove si sviluppavano tutti i sistemi informatici delle navicelle spaziali e dei caccia mig!!!

    Interessante!
    Ma quindi parli varie lingue?

  2. #35207
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    I lupini sono buonissimi e salatissimi. Io li mangio ma sputo la buccia. Decisamente la buccia non riesco a mangiarla. Confermo, si mangiano come snack e, se vai nella zona di Catania, se sei fortunata, trovi in qualche semaforo chi li vende in bustine.


    Allegato 28609
    Grazie, Bumble! Comunque cercherò di trovarli prima di andare in Sicilia.

  3. #35208
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    A livello di studi accademici, il concetto di "cultura" come un insieme astratto di elementi (lingua, religione, ecc.) è ormai in disuso da molti decenni. E non si considerano nemmeno le persone come "burattini culturali" (cultural dopes), ossia come rappresentanti, tutti uguali, di "oggetti astratti" chiamati "culture. Si rifugge dalle generalizzazioni, perchè è ben chiaro, specie in un mondo globalizzato, che questo tipo di rappresentazione non riesce a descrivere la realtà.
    E' ovvio che esistono "circuiti culturali" o "tratti culturali", ma non è possibile pensare che tutti i finlandesi sono "freddi" e poco creativi o che tutti i siciliani hanno una mentalità mafiosa. Naturalmente se cresci in un posto dove ti abitui al rispetto delle regole, tendenzialmente assumi un atteggiamento diverso rispetto a chi cresce in un posto dove la regola è l'aggiramento creativo delle regole. Ma in America c'era Al Capone e c'era Petrosino.
    Nessuno mi pare abbia detto che le persone sono rappresentanti tutti uguali delle singole culture.

    Allora cosa intendi tu per "cultura"?

  4. #35209
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Descrivono Torino come se fosse Pompei. Quando a Reggio piovono 3 cm. di polvere lavica dell'Etna non ci fila nessuno.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  5. #35210
    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Interessante!
    Ma quindi parli varie lingue?
    l'inglese lo parlo e lo scrivo decentemente.... ho studiato anche francese e tedesco... ma sono a livello scolastico.... in tedesco mastico qualche parola grazie ai militari tedeschi. A scuola era la mia lingua preferita.

    Comunque nel settore marittimo la lingua utilizzata è l'inglese.
    Bambol utente of the decade

  6. #35211
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Nessuno mi pare abbia detto che le persone sono rappresentanti tutti uguali delle singole culture.
    Cercavo semplicemente di rispondere a chi parlava di "massimi sistemi"
    Allora cosa intendi tu per "cultura"?
    E' la domanda da un milione di dollari.
    Credo che sia la questione più dibattuta, sia in antropologia che in sociologia.
    Ci sono ancora quelli che pensano le "culture" come delle "scatole", classificabili in base a una serie di criteri. E' una posizione essenzialista che non condivido.
    Preferisco pensare che ci siano dei "circuiti culturali", i quali però non hanno confini netti.

    Le persone oggi possono scegliere tanto nelle loro vite e quindi, al di là di ciò che assorbono nella prima parte della loro vita, hanno la possibilità di plasmare i loro gusti e il loro modo di pensare e di agire, nel corso della vita adulta.

    Una persona nata in Germania può decidere di diventare musulmana, oppure una persona nata in Algeria può scegliere di diventare pornostar. Faccio degli esempi estremi, ma cose del genere sono sempre accadute, solo che un tempo erano alla portata principalmente delle persone benestanti.
    Ad esempio Joseph Conrad, è considerato uno scrittore britannico, eppure era nato nella allora Polonia (oggi sarebbe nato in Ucraina) col nome di Józef Teodor Nałęcz Konrad Korzeniowski. E l'inglese era la sua terza lingua, dopo il polacco e il francese.
    I bisnonni di Laura Pergolizzi erano italiani, ma lei, nata a Long Island, si sentirà "un po' italiana" ? E' vegetariana e militante per i diritti LGBT, essendo lesbica. Il "vegetarianesimo" è una "cultura" o semplicemente un gusto declinabile in mille modi? Il "lesbismo" è una cultura o semplicemente un gusto sessuale declinabile in mille modi?

    Come vedi la risposta alla tua domanda non è molto semplice.

  7. #35212
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Descrivono Torino come se fosse Pompei. Quando a Reggio piovono 3 cm. di polvere lavica dell'Etna non ci fila nessuno.
    A Reggio non vi si fila nessuno qualsiasi cosa accada

  8. #35213
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Il passato non esiste come fatto oggettivo, perché ognuno di noi rielabora i ricordi nel modo meno doloroso e più comodo, come ci si fa aggiustare i vestiti da un sarto.
    Concordo.
    Per questo si discute sempre tanto sulla storia.

  9. #35214
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    E' la domanda da un milione di dollari.
    Credo che sia la questione più dibattuta, sia in antropologia che in sociologia.
    Ci sono ancora quelli che pensano le "culture" come delle "scatole", classificabili in base a una serie di criteri. E' una posizione essenzialista che non condivido.
    Preferisco pensare che ci siano dei "circuiti culturali", i quali però non hanno confini netti.

    Le persone oggi possono scegliere tanto nelle loro vite e quindi, al di là di ciò che assorbono nella prima parte della loro vita, hanno la possibilità di plasmare i loro gusti e il loro modo di pensare e di agire, nel corso della vita adulta.

    Una persona nata in Germania può decidere di diventare musulmana, oppure una persona nata in Algeria può scegliere di diventare pornostar. Faccio degli esempi estremi, ma cose del genere sono sempre accadute, solo che un tempo erano alla portata principalmente delle persone benestanti.
    Ad esempio Joseph Conrad, è considerato uno scrittore britannico, eppure era nato nella allora Polonia (oggi sarebbe nato in Ucraina) col nome di Józef Teodor Nałęcz Konrad Korzeniowski. E l'inglese era la sua terza lingua, dopo il polacco e il francese.
    I bisnonni di Laura Pergolizzi erano italiani, ma lei, nata a Long Island, si sentirà "un po' italiana" ? E' vegetariana e militante per i diritti LGBT, essendo lesbica. Il "vegetarianesimo" è una "cultura" o semplicemente un gusto declinabile in mille modi? Il "lesbismo" è una cultura o semplicemente un gusto sessuale declinabile in mille modi?

    Come vedi la risposta alla tua domanda non è molto semplice.
    Ma allora, se nemmeno gli antropologi e i sociologi si sono messi d’accordo sul significato della parola cultura, non la si può usare più? Nemmeno per comodità?

    Inoltre è ovvio che il singolo subisca influenze culturali diverse che non sono solo quelle dell’appartenenza alla cultura originaria.

  10. #35215
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Ma allora, se nemmeno gli antropologi e i sociologi si sono messi d’accordo sul significato della parola cultura, non la si può usare più? Nemmeno per comodità?

    Inoltre è ovvio che il singolo subisca influenze culturali diverse che non sono solo quelle dell’appartenenza alla cultura originaria.
    ma no, è ovvio che la parola si usa: è inevitabile.
    Però è chiaro che non è così facile intendersi sul significato da attribuirgli. Ovviamente dipende molto anche dal contesto in cui viene usata

  11. #35216
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Descrivono Torino come se fosse Pompei. Quando a Reggio piovono 3 cm. di polvere lavica dell'Etna non ci fila nessuno.
    Facci allora te un breve resoconto della situazione. Grazie.
    amate i vostri nemici

  12. #35217
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    ma no, è ovvio che la parola si usa: è inevitabile.
    Però è chiaro che non è così facile intendersi sul significato da attribuirgli. Ovviamente dipende molto anche dal contesto in cui viene usata
    Vuoi dire che tu chiedi a chiunque in che senso usa la parola cultura, come se fosse un antropologo o un sociologo?

  13. #35218
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Vuoi dire che tu chiedi a chiunque in che senso usa la parola cultura, come se fosse un antropologo o un sociologo?
    ovviamente no.
    Come ho detto, dipende dal contesto.
    Se due persone stanno chiacchierando, è chiaro che (probabilmente) usano la parola in senso essenzialista. Dipende poi da chi sono le due persone e di cosa stanno parlando.

  14. #35219
    Opinionista L'avatar di Escolzia
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    Ai lupini ho legato un caro ricordo, me li comprava sempre mia nonna quando la accompagnavo al mercato, bei tempi

  15. #35220
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    Giornata iniziata con infiammazione agli occhi (penso congiuntivite). Ho una valanga di lavoro da fare (oggi lavoro da casa proprio per non stressare troppo gli occhi) e stare al pc mi fa lacrimare gli occhi.
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