Originariamente Scritto da
axeUgene
beh, i "valori" sono qualcosa di mediato dal pensiero e non rappresentano certo la totalit� dell'educazione; ti faccio un esempio personale:
mio padre ha passato tutta la vita segnato sin dall'adolescenza dalla politica ed immerso in essa; � persona di indole monastica e sacrificata; orgogliosissimo, non ha davvero tratto alcun vantaggio da quella frequentazione, essendosi specializzato nel farsi cacciare o emarginare per aver preso le difese della minoranza, ovunque
qualche anno fa, mi ha aspramente rimproverato di "grande egoismo" per non avere intrapreso una strada affine;
in effetti, io ho lavorato per quasi 30 anni in quell'ambiente, e nella sua massima istituzione rappresentativa, in una posizione neutrale, accessoria e precaria, senza aver mai avuto tessere e protezioni, assecondando il suo stesso peccato di orgoglio e senza aver mai beneficiato nemmeno di un alito di privilegio e di quelle prassi sconcie che tutti possono constatare; per� a Natale ricevo sempre elegante agendina in pelle, eh...
bene, come � possibile che mio padre, invece di esprimere apprezzamento per una condotta quantomeno decorosa e onesta in un contesto non sempre esattamente specchiato, mi abbia tacciato di essere un "grande egoista" ?
per dire, anche la scelta di non avere figli, che io avrei voluto, � stata il frutto di una valutazione meditata e responsabile, determinata dalla consapevolezza di una situazione oggettivamente a rischio di essere inadeguata e inappropriata, che avrebbe solo generato infelicit�, ma mi � stata rivolta contro - pure questa - come indizio di egoismo;
allora, qual � il punto ?
il punto � che, accanto al primo lavoro, mi sono impegnato in un'altra attivit� molto pi� gioiosa e divertente, viaggi e situazioni brillanti, che oltretutto ha a che fare con una cultura - quella musicale, anglo-americana - alla quale mio padre � tendenzialmente estraneo ed ostile per cultura e indole;
quindi, dietro l'inspiegabile censura motivata dai "valori", si nasconde la reprimenda per aver disobbedito al precetto e adottato uno stile di vita diverso dal suo, austero e auto-punitivo, il che ha molto pi� a che vedere con aspetti pulsionali dell'esistenza, piuttosto che con i "valori";
col che, voglio dire che l'educazione � in grandissima parte anche educazione al soddisfacimento - felice o infelice - di quelle che sono nostre naturali pulsioni ad esistere, ed � intorno a quelle che si raggrumano amarezze e conflitti, pi� o meno nascosti, sottaciuti o incompresi.