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Risultati da 31 a 45 di 267

Discussione: il peccato

  1. #31
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Ma chi ha creato Lucifero? E chi ha creato la superbia di Lucifero? Cono, possibile che non ti accorgi che ti stai impiccando da solo?
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  2. #32
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Creato buono ma libero.
    Dio crea tutto nella Libert�, ragazzi. E' poi il cattivo uso di questa che genera il Male: Dentro e fuori di noi.
    amate i vostri nemici

  3. #33
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Dimentichi per� che male e bene sono ad insindacabile giudizio di dio.

  4. #34
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Questo � bello, Mik. Questo � profondo....Questo � vero!

    Ciao, ci sentiamo.
    amate i vostri nemici

  5. #35
    Opinionista L'avatar di Vega
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    la vita � notte e giorno luna e sole buio e luce , senza il buio non si esiste la luce , senza il male non esiste il bene , tutto vibra e si muove o sarebbe il nulla , andare oltre e vedere oltre � il nostro obbiettivo
    Mah...dipende...sempre se c'� un oltre.

  6. #36
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Dipende cosa.

  7. #37
    Opinionista L'avatar di Vega
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    illimitati dove e perch�?

  8. #38
    Opinionista L'avatar di TheSmoker
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    Non siamo limitati da nessuno e da nulla di divino, � la nostra coscienza l'unica a darci dei limiti, dei blocchi se preferiamo.
    Perch� abbiamo questa libert�? Perch� sappiamo bene che senza il bene non esisterebbe il male e vice versa, tra di essi ci deve sempre essere un equilibrio mantenuto dalle nostre azioni.

    Chiedere chi cre� il male, o l'intenzione, di lucifero nell'andare contro Dio...bh�...sarebbe come domandarsi, � nato prima l'uovo o la gallina?

  9. #39
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Eccone un altro... Si sta discutendo su come sia possibile creare il bene senza creare anche male... Rileggi bene.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  10. #40
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Eccone un altro... Si sta discutendo su come sia possibile creare il bene senza creare anche male... Rileggi bene.
    io avevo iniziato con una domanda meno frequente, per�:

    come si arriva dalla constatazione di un evento relativo - l'azione che in un determinato contesto � "male", peccato - alla creazione di una condizione permanente dell'esistenza, che pre-esiste a prescindere dalle intenzioni e dalla coscienza;

    la cosa non � per un mero esercizio filosofico, ma riguarda il fatto che l'essere umano educato all'idea di essere portatore del "peccato" ha una certa nozione di s� e la relativa soggezione, l'esigenza di emendarsi, il sentimento di inadeguatezza e il sostanziale rifiuto di s�;
    mica cazzi :
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #41
    Sylvia L'avatar di SilviaR
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io avevo iniziato con una domanda meno frequente, per�:

    come si arriva dalla constatazione di un evento relativo - l'azione che in un determinato contesto � "male", peccato - alla creazione di una condizione permanente dell'esistenza, che pre-esiste a prescindere dalle intenzioni e dalla coscienza;

    la cosa non � per un mero esercizio filosofico, ma riguarda il fatto che l'essere umano educato all'idea di essere portatore del "peccato" ha una certa nozione di s� e la relativa soggezione, l'esigenza di emendarsi, il sentimento di inadeguatezza e il sostanziale rifiuto di s�;
    mica cazzi :
    Quindi deduco che il peccato esiste solo in relazione all'educazione e alla societ� in cui si vive; ci� che � peccato per noi non lo � per i componenti delle trib� sudafricane...uhm..� possibile che la nostra idea di peccato si sia uniformata cos� quando usiamo un termine abbiamo in mente tutti lo stesso concetto , ma nelle altre culture il peccato sar� altro, ma penso che sia in ogni caso legato al rispetto di s� e degli altri
    Io sono il problema e io la soluzione
    "L'attesa del piacere � essa stessa il piacere" G.E.L

  12. #42
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    axe , io che non mi emendo di nulla ,magno bevo trombo e non porto nessun peccato a mio avviso come mi classifico ?
    non lo so proprio; magari la percezione "imperfetta" di un s� da emendare si trasferisce in altre sfere dell'esistenza; anche io penso di me quello che tu pensi di te, per� mi riesce difficile allo stesso tempo pensarmi estraneo alla generale cultura di sublimazione dei desideri in cui sono stato educato;

    Citazione Originariamente Scritto da SilviaR Visualizza Messaggio
    Quindi deduco che il peccato esiste solo in relazione all'educazione e alla societ� in cui si vive; ci� che � peccato per noi non lo � per i componenti delle trib� sudafricane...uhm..� possibile che la nostra idea di peccato si sia uniformata cos� quando usiamo un termine abbiamo in mente tutti lo stesso concetto , ma nelle altre culture il peccato sar� altro, ma penso che sia in ogni caso legato al rispetto di s� e degli altri
    beh, anche l'idea di rispetto � in grane misura relativa, se pensi a tutti i "santi" che hanno massimamente peccato nella santit�, di peccati che oggi noi attribuiamo loro;

    se ragione entro il tuo sistema di valori � ovvio che hai comunque una certa coerenza nel momento dato, in cui Bene e Male sono definiti, anche solo approssimativamente;
    del resto, nella storia tutte le entit� che si autodefinivano come portatrici di massima eticit� hanno, proprio in virt� di quella, commesso i crimini pi� infami;

    ma, ripeto, il punto che volevo sollevare non riguarda il contenuto della nozione di "peccato", quanto piuttosto il fatto che questo sia concepito non come un comportamento - quindi un fatto relazionale: io faccio del male a te, quindi pecco - ma come un attributo di nascita della persona, una macchia da emendare;

    questa cosa ha un rilievo essenziale nel modulare la psicologia di una persona perch� struttura quella sul fondamento di un'inadeguatezza, dell'impurit�, che finisce per investire il desiderio - di qualsiasi cosa, dalla pi� turpe alla pi� nobile - in un modo inconsapevole, perch� nella cultura complessa poi questa nozione agisce sotterraneamente e riguarda anche persone che non se ne percepiscono influenzate;

    cio�, � la stessa condizione di essere umano desiderante - in ultima analisi ci� che muove la vita stessa, dalla procreazione alla tecnologia, la curiosit� scientifica, l'arte, ecc: tutto � mosso da un desiderio, di piacere, di sapere, ecc... senza desiderio saremmo virtualmente morti - che viene generalmente vissuta come "sbagliata", da emendarsi, correggere o condannare;
    insomma, io direi che ci sarebbe da riflettere...
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #43
    Sylvia L'avatar di SilviaR
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    non lo so proprio; magari la percezione "imperfetta" di un s� da emendare si trasferisce in altre sfere dell'esistenza; anche io penso di me quello che tu pensi di te, per� mi riesce difficile allo stesso tempo pensarmi estraneo alla generale cultura di sublimazione dei desideri in cui sono stato educato;


    beh, anche l'idea di rispetto � in grane misura relativa, se pensi a tutti i "santi" che hanno massimamente peccato nella santit�, di peccati che oggi noi attribuiamo loro;

    se ragione entro il tuo sistema di valori � ovvio che hai comunque una certa coerenza nel momento dato, in cui Bene e Male sono definiti, anche solo approssimativamente;
    del resto, nella storia tutte le entit� che si autodefinivano come portatrici di massima eticit� hanno, proprio in virt� di quella, commesso i crimini pi� infami;

    ma, ripeto, il punto che volevo sollevare non riguarda il contenuto della nozione di "peccato", quanto piuttosto il fatto che questo sia concepito non come un comportamento - quindi un fatto relazionale: io faccio del male a te, quindi pecco - ma come un attributo di nascita della persona, una macchia da emendare;

    questa cosa ha un rilievo essenziale nel modulare la psicologia di una persona perch� struttura quella sul fondamento di un'inadeguatezza, dell'impurit�, che finisce per investire il desiderio - di qualsiasi cosa, dalla pi� turpe alla pi� nobile - in un modo inconsapevole, perch� nella cultura complessa poi questa nozione agisce sotterraneamente e riguarda anche persone che non se ne percepiscono influenzate;

    cio�, � la stessa condizione di essere umano desiderante - in ultima analisi ci� che muove la vita stessa, dalla procreazione alla tecnologia, la curiosit� scientifica, l'arte, ecc: tutto � mosso da un desiderio, di piacere, di sapere, ecc... senza desiderio saremmo virtualmente morti - che viene generalmente vissuta come "sbagliata", da emendarsi, correggere o condannare;
    insomma, io direi che ci sarebbe da riflettere...
    Quindi il peccato nasce con l'uomo come sua caratteristica insita e affermi che pu� essere associato al desiderio, brama, curiosit�...io invece non penso che questi siano parte del peccato o peccato essi stessi, ma possono diventarlo a seconda dell'uso che se ne fa. Prendi ad esempio la parabola dei talenti, l'unico uomo che non sfrutta i propri talenti, che non osa, che non � curioso, che non desidera per paura, viene considerato uno stolto e fannullone. Io penso che fondamentalmente la curiosit� sia un pregio dell'uomo e lo porta lontano a scoprire il possibile...Non temete gli uomini, poich� non vi � nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
    Io sono il problema e io la soluzione
    "L'attesa del piacere � essa stessa il piacere" G.E.L

  14. #44
    Opinionista L'avatar di TheSmoker
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    Eccone un altro... Si sta discutendo su come sia possibile creare il bene senza creare anche male... Rileggi bene.
    Forse sei tu che non capisci ci� che scrivo...
    Non esiste bene senza male e viceversa.
    Mi ripeto le due cose sono obbligate a coesistere per creare l'equilibrio perfetto.

  15. #45
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Quindi il peccato nasce con l'uomo come sua caratteristica insita e affermi che pu� essere associato al desiderio, brama, curiosit�...io invece non penso che questi siano parte del peccato o peccato essi stessi, ma possono diventarlo a seconda dell'uso che se ne fa. Prendi ad esempio la parabola dei talenti, l'unico uomo che non sfrutta i propri talenti, che non osa, che non � curioso, che non desidera per paura, viene considerato uno stolto e fannullone. Io penso che fondamentalmente la curiosit� sia un pregio dell'uomo e lo porta lontano a scoprire il possibile...Non temete gli uomini, poich� non vi � nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
    beh, per� l'idea del "peccato originale" � quella, e anche alla questione dei talenti in pratica � stata data un'interpretazione che annullava completamente il senso dell'esortazione, dato che questa presuppone la libert� di scegliere, cosa parecchio limitata;

    anche il desiderio di conoscenza � spesso associato al peccato - si vuole essere come Dio - cos� come le pulsioni al piacere, di tutti i tipi; mentre l'ascetismo � un comportamento di pregio;

    la questione psicologica � che se si � originariamente macchiati dal peccato si parte con l'handicap, col debito; pensa alla postura psicologica di una condizione del genere, soprattutto in relazione alla dipendenza del bambino educando dall'amore dei genitori;

    hai la formazione del carattere di una persona che si sente indegna di amore a meno che non faccia questo e quest'altro, perch� cos� com'� non va bene, � inadeguata;

    questo implica tante altre cose nella vita delle persone, e cio� che l'amore si deve ottenere, e magari si compra diventando migliori;

    per�, quell'essere migliore pu� corrispondere a tante cose che diventano feticcio di un amore di cui ci si sente indegni finch� non si sar� eroi, ricchi, potenti, colti, ecc...

    cio�, affermare che "nasciamo peccatori" � un handicap mica da niente, e nemmeno tanto scontato se valuti logicamente.
    c'� del lardo in Garfagnana

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