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Discussione: Generazione derubata

  1. #61
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Avrai di che ridere.
    Ma peche' lo si debba avvallare, con entusiasmo, lo si deve ancora capire.
    non c'� niente da avallare;
    nessuno ti chiede di essere entusiasta perch� � finito il pane; ma non � colpa del fornaio se quello non ha la farina; non c'� la farina, punto;

    abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilit�, facendo debiti; puoi non avallare, ma � una realt� dei fatti; non � mica colpa dell'impiegato di banca che ti fa presente che sei in rosso; vorresti continuare come prima ? e te credo; ma non si pu�; che ci vuoi fare ?
    o crei ricchezza, o consumi quella che hai, se ne hai, finch� non finisce.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #62
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    Vabbe' non sara' colpa sua ma se passa lanterne per lumi, appeso si ritrova

  3. #63
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    Vabbe' non sara' colpa sua ma se passa lanterne per lumi, appeso si ritrova
    ma che ti vuoi appendere...
    qui cercano tutti una scialuppa e nessuno sa dove prenderla; chi ha qualcosa sa benissimo di essere privilegiato e se gli affamati appenderanno qualcuno, saranno altri poveretti che hanno qualcosina di pi�, come al solito;
    anzi che questo un po' di manfrina la fa e prova a metterla sul positivo, con scarsi risultati; quando si arriver� al prossimo tecnico, sar� senza lubrificante e con calibri mooolto pi� grossi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #64
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    Lo schettino della situazione

  5. #65
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    Lo schettino della situazione
    lo schettino � stato il cavaliere, che aveva i numeri e ha lasciato incagliare la nave perch� non sapeva dire di no alle sue moldave da nutrire;
    quello si diceva liberale e avrebbe dovuto fare la Thatcher; solo che era un bluff; nemmeno per colpa sua, ma perch� prendeva voti proprio da quelli che avrebbe dovuto tagliare; in Sicilia vinse le provinciali 61 collegi a 0 mentre l'alleato leghista diceva che voleva tagliare i trasferimenti e quegli altri a Roma assumevano pure i parenti putativi;

    da Monti in poi, tutti comprensibilmente odiatissimi, ma per sport; tutti sanno che la sbobba � quella e si deve uscire dalla trincea, sperando che falcino prima quello accanto; le rivoluzioni non le fa nessuno; fattene una ragione.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #66
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    Me ne faccio una ragione con u presidente che si assicura, prima, i posto di senatore a vita con relativa retribuzione e vantaggi e un pr che lo segue a ruota.

    Mo sembra che certi tipi non siano amati da nessuna parte.

  7. #67
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    Me ne faccio una ragione con u presidente che si assicura, prima, i posto di senatore a vita con relativa retribuzione e vantaggi e un pr che lo segue a ruota.

    Mo sembra che certi tipi non siano amati da nessuna parte.
    per i presidenti emeriti la carica � automatica;

    trovami un capo di governo italiano che non abbia lasciato scie d'odio nei successivi 20 o 30 anni... forse c'� un problema con gli italiani;
    o forse � anche la condizione naturale della democrazia, che non � un sistema pensato per far guadagnare popolarit� ai governanti; Churchill fu giubilato alle elezioni all'indomani della vittoria;
    perci�, quando la gente si lamenta, � un buon segno.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #68
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    Beh, non c'e' ragione di amare l'attua?e.

  9. #69
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    Beh, non c'e' ragione di amare l'attua?e.
    e io che ho detto ?
    solo i dittatori o i venditori di illusioni sono "amati", finch� non li appendono; � la normale fisiologia democratica che il governo sia detestato; ogni governo, anche se la qualit� oggettiva pu� essere molto diversa;

    la differenza � solo per te, se vuoi essere un cittadino critico che si lamenta, come � normale; oppure uno pronto a farsi illudere da un venditore di idee irrealistiche, tipo quelle sovraniste, della nazione e compagnia bella.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #70
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    Quindi non ci sarebbe ragione di tenersi una classe storica incapace e corrotta che in 70 ci ha portato dove siamo.
    A prescindere dalle alternative fatte da chi si propone che potrebbero essere uguali, ma confermare chi ti storicamente ti ha messo in mutande significa avvallare il loro operato truffaldino.
    Ultima modifica di meogatto; 02-05-2016 alle 17:53

  11. #71
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    Quindi non ci sarebbe ragione di tenersi unclasse incapace e corrotta che in 70 ci ha portato dove siamo.
    A prescindere dalle alternative fatte da chi si propone.
    eh, ma guarda che la classe dirigente non � un pezzo che puoi sostituire come una scatola del cambio; � tutto l'impianto di motrice e trasmissione; cambi i politici e tutto torna come prima, perch� le forze son quelle;
    ti lamenti dell'ordine pubblico, ma che vuoi ordinare quando hai un popolo che si fa i fatti suoi ?
    a parte la storia di Caivano e le omert�, l'altro ieri un rapinatore braccato dalla polizia nel quartiere della Kalsa a Palermo � stato protetto dagli abitanti, dopo che aveva rapinato un negozio della zona stessa;
    il fascistone romano col duce tatuato che minacciava di morte l'immigrato che avesse molestato una ragazzina chi ha ammazzato, alla fine ? sua moglie;

    un popolo esprime le classi dirigenti che lo rappresentano; per averne un'altra, dovresti importare 2 mln di nordeuropei per tutti i posti chiave, fino al direttore dell'ufficio postale, e a rotazione; perch� dopo un anno diventano matti oppure si adeguano all'andazzo;

    se parte davvero una domanda di cambiamento dal basso, le cose cambiano; ma di solito questo avviene in seguito a grandi traumi e costa anche molto in termini di traumi sociali.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #72
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    Certo, ma nemmeno lasciando i servi guatemaltechi al loro posto da impuniti ottieni grandi cose.
    Ne che si puo' evocare il trauma sociale come condizione necessari, poi suggerire, senza dirlo, lo status quo, anche se puo' essere uno dei risultati possibili.
    In fondo, a mia opinione, si e' costruito uno scenario teatrale di carta pesta, che crolli di suo, o per disaffezione pubblica poco cambia.

  13. #73
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    Certo, ma nemmeno lasciando i servi guatemaltechi al loro posto da impuniti ottieni grandi cose.
    Ne che si puo' evocare il trauma sociale come condizione necessari, poi suggerire, senza dirlo, lo status quo, anche se puo' essere uno dei risultati possibili.
    In fondo, a mia opinione, si e' costruito uno scenario teatrale di carta pesta, che crolli di suo, o per disaffezione pubblica poco cambia.
    io non evoco il trauma sociale; l'ho solo descritto come causa del cambiamento eventuale;

    nelle nostre vite di vecchietti abbiamo potuto osservare i due esempi opposti di trauma e risoluzione:
    1979: l'Inghilterra della Thatcher: un paese statalista, con un alto livello di garanzie sociali e una struttura produttiva obsoleta, insostenibile finanziariamente; i ceti del labour hanno perduto potere sociale e politico perch� non generavano pi� ricchezza di quanta ne consumavano; l'economia internazionale virava al finanziario e i ceti del terziario hanno preso il sopravvento, guidati dalla City; una rivoluzione, con tagli, dismissioni, gente in mezzo a una strada, molti poveri e alcuni nuovi ricchi; dopo una quindicina d'anni, la nuova ricchezza - gonfiata - � divenuta sufficiente per sostenere il recupero delle aree del nord deindustrializzato e, con le nuove regole del lavoro, sono tornati investimenti in settori ristrutturati, seppure ridimensionati;

    1992/94 l'Italia di Tangentopoli; il trauma � arrivato da Maastricht, che poneva vincoli alla spesa per la cresta; dopo un repulisti del personale politico - e previi gli attentati di mafia - se ne � insediato un altro che nella sostanza ha ripristinato il regime precedente cominciando un progressivo taglio di servizi e posti pubblici, in una forma relativamente soft che riversava sulla qualit� generale della vita senza porsi come conflitto di classe tradotto in politica e senza cambiare gli equilibri sostanziali di forza;
    teoricamente, dopo il crollo del muro un respiro fisiologico avrebbe dovuto chiamare un governo socialdemocratico forte ad aprire un'alternanza; ma, on po' gli occhetti non esprimevano ancora qualcosa di organico e affidabile, e molto perch� il ventre molle italico era troppo conservatore, dopo le bombe di mafia e la trattativa, � uscito fuori il cavaliere, che non era in nessun modo "di destra", ma un neo-DC, immobilista;

    il trauma � stato rimosso e, invece di affrontare le questioni, queste sono state rinviate, con lo stillicidio della frana lenta e ingovernata;
    per ora, si continua cos�, perch� e finch� il corpo sociale non si divide in classi non pu� esprimere alternative; in Italia per� la societ� non � divisa tra capitale e lavoro, come era l'Inghilterra, ma in produzione e rendita, con quest'ultima che � pervasiva e zavorra tutti;

    le modalit� di societ� di questo tipo non sono quelle del ricambio competitivo - per cui, ai tories poi � succeduto Blair, una versione toryzzata del labour, che Renzi scimmiotta - ma dello schianto con cui cedono le oligarchie, come quella DC dei tempi;
    qui, una fisiologia "normale" dovrebbe teoricamente vedere una cordata di ceti produttivi che esprimono un governo "forte" che taglia le rendite; solo che queste sono talmente diffuse da essere in grado di inibire una riforma normale;
    perci�, finir� per trauma esterno, come al solito in Italia; che nei nostri tempi sar� qualche tracollo della finanza pubblica, minaccia di essere fatti fuori dall'euro, la stessa crisi dell'UE che ci vedesse tornare sostanzialmente alle nazionali pezze al culo, insomma la Grecia;
    se arriviamo alla Grecia restando l'UE, per�, la linea di frattura dove il sistema rischia di rompersi � quella nord-sud, come in tutta Europa, vedi Catalogna e Scozia;

    insomma, se vuoi vedere da che parte tira il cambiamento, devi individuare chi crea pi� ricchezza - crea davvero, non chi piglia sussidi e dirige il traffico delle rendite; se quelli comandano e si impongono, si va avanti; se quelli non trovano spazio per imporsi, se ne vanno, come se ne sono andate le imprese, i laureati migliori, ecc...
    "se ne vanno", nel caso del nord, significa che quelle regioni, motu proprio, decidono di trattenere i trasferimenti alle altre, rivendicando un potere fiscale di porre un tetto alle uscite.
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