Ah s�?
Un ragionamento da quinta elementare per spiegarci che 1/0 d� infinito; grazie, lo sapevamo gi�. Ma dato che ancora nessuno ha osservato qualcosa che copre uno spazio non nullo in tempo zero, se ne deduce che nemmeno il ragionamento pi� logico pu� condurre a una tesi corretta, quando le ipotesi di partenza sono fallaci.Se per� invece che fermarci a 0,9 aggiungiamo al divisore 0,10 e ancora 0,11 e 0,12 ecc. risulta che nell'unit� di spazio entra un tempo infinito. quindi in ragione di ci� il risultato del rapporto � pari a infinito.
Sar�, ma l'esempio che porti � completamente fuori luogo. Se le unit� di misura non variano, i valori e i rapporti fra grandezze rimangono sempre gli stessi, che siano espressi in base 2, in base 10, in base 16, in base 60 o qualunque altra.Il fatto � che la misura dello spazio e il correlativo valore temporale sono due ordini di grandezze relativi almeno quanto lo � il sistema di numerazione a base dieci (se l'essere umano non avesse dieci dita nelle mani non userebbe probabilmente il sistema decimale) alla natura del percipiente.
Allora guarda, mi metto nei panni dell'avvocato del diavolo e provo a trarre qualcosa di buono dai tuoi discorsi bislacchi.Essi, sulla base della realt� danno luogo a conseguenze diverse, come mi pare di aver esemplificato.
Un elicottero che va da Bologna a Firenze o viceversa seguir� una traiettoria quasi rettilinea. Un uomo che va da l� a l� a piedi dovr� inerpicarsi per monti e per valli, ci metter� molto pi� tempo e seguir� una traiettoria diversa. Forse anche una formica potrebbe intraprendere lo stesso viaggio, ma ci metter� ancora pi� tempo, dovr� arrampicarsi su ogni singolo filo d'erba e seguir� una traiettoria ancora diversa. Per tutti e tre i casi si pu� definire uno spazio percorso, un tempo impiegato e quindi una velocit� media, e saranno quantit� diverse.
O pi� prosaicamente, scovare particelle subatomiche sempre pi� piccole.Tanto per dire, il c.d. "acceleratore" del CERN non mi pare avere altra prerogativa che dimostrare quale � la particella infinitesimale dalla cui "esplosione" ha avuto luogo al tutto.
Come dire che un mattone � alla base di un muro. Ci� non toglie che ogni sistema, in base al suo ordine di grandezza e complessit�, possa essere analizzato sulla base di parametri di volta in volta specifici. Ad esempio la temperatura � una misura macroscopica dell'energia cinetica media di atomi e molecole, ma non ce ne frega un bel niente di sapere come si comporta ogni atomo in ogni istante.Come dire che per gli scienziati di Ginevra, il microcosmo � a base del macrocosmo.
Quando poi vogliamo andare ad analizzare il microcosmo, scopriamo che se il nucleo di un atomo avesse le dimensioni di una palla da tennis, i suoi orbitali pi� vicini gli starebbero attorno a una distanza media di un centinaio di chilometri. E parlo di media perch� secondo la fisica quantistica le particelle non occupano una posizione troppo ben definita, perci� l'unica cosa che si pu� fare � descriverle con una funzione di probabilit� su uno spazio esteso. Allora di quali spazi, tempi e distanze ha senso parlare adesso?
Quant'� drammatico sapere che la materia, da noi percepita come solida e pesante, � in realt� quasi completamente vuota e nemmeno connessa. Appena pi� densa quella di una stella a neutroni, dove un cucchiaino da caff� di materia peserebbe parecchie tonnellate, ma per fortuna non � affare che ci riguardi. In fin dei conti non � cos� male camminare su una specie di cuscino elettromagnetico, anche perch� in fin dei conti lo siamo anche noi. Le mille protuberanze dell'infinitamente piccolo non solo ci appartengono pure, ma ci danno molti meno fastidi di quanti ne diano le corrugazioni stradali a uno schiacciasassi che ci passa sopra.
Gi�, soprattutto perch� quell'epiteto pronunciato da Higgs, e cos� infelicemente tradotto in God's particle, era in origine goddamned particle o qualcosa del genere.