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Risultati da 31 a 45 di 108

Discussione: NASA New findings on exo-planets

  1. #31
    Opinionista L'avatar di Ter
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    S�, poi ai fricchettoni New Age parte qui la fantasia e iniziano ad immaginare queste altre dimensioni, o "universi paralleli", come simili ai loro viaggi lisergici. Gi� � difficile comprendere a fondo il concetto di spazio quadridimensionale con annesso il Tempo. Laddove uno pensa che il tempo per raggiungere y da x dipende dalla velocit� impiegata. Ma questo nella vita di tutti i giorni!

  2. #32
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    gi� lo spazioempo di Einstein � concetto non intuitivo
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  3. #33
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    Citazione Originariamente Scritto da Tiberio Visualizza Messaggio
    gi� lo spazioempo di Einstein � concetto non intuitivo
    nel senso che per noi � difficile concepire che non ci sia un tempo senza spazio espanso
    "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".

  4. #34
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    In fondo direi che il tempo e' un concetto che sequenzia gli eventi, se questi mancano ecco che perde di consistenza come le dimensioni collegate all'esserci di masse, energie e moti.
    Standoci gli eventi prendono consistenza i sistemi dimensionali di misurazione dei campi di esistenza vari che li caratterizzano, spazio, colore, posizione, etc
    Detto cio', nella fisica newtoniana spazio e tempo sono costanti nella realta' corrente, ma, se si pone costante la velocita', es quella della luce, ecco che diventano variabili lo spazio e il tempo, al che in certi ordini di grandezza le equazioni debbono tenere conto degli scostamenti che si generano rispetto allo stesso fenomeno sviluppato in ordini di grandezze quotidiane.
    Ultima modifica di meogatto; 25-02-2017 alle 18:23

  5. #35
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    Sequenzierebbe gli eventi se il sistema di riferimento � omogeneo per tutti, osservatori ed osservato; ma se cos� non fosse sequenzierebbe lo spazio; infatti aumentando la velocit� lo spazio percorso aumenta o il tempo per percorrerlo diminuisce, tant'� che il tempo dell'osservato, se si muovesse alla velocit� prossima alla luce, rispetto agli osservatori sarebbe pi� lento. Come disse giustamente Einstein tutto � relativo. Se io mi muovo in un treno che corresse follemente e uniformemente non mi accorgerei di essere in movimento, a meno che non guardassi dal finestrino
    Penso che adoperare il tempo per sequenziare gli eventi sia solo un processo mentale.

  6. #36
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    Si infatti tutto e' relativo a osservato e osservatore.
    Il problema e' dato dal fatto che, sebbene certi fenomeni siano verificabili in quantita' infinitesimali anche a grandezze alla nostra portata, per vederli nei loro effetti servono energie enormi applicate a particelle sub atomiche, vedi effetti che si verificano prima delle cause, cosa che richiede energie da buchi neri per masse consistenti e, nel caso di corpi biologici, un corpo cosi' delicato, quanto sopporterebbe l'applicazione di tali energie alle diverse masse che lo compongono legate da forze deboli.
    Magari posso portare un corpo al 10% di C, per fare un tragitto di 400 anni, solo che me ne servono 4000 per applicare una accelerazione che non lo disintegra.

  7. #37
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    Infatti in prossimit� della velocit� della luce i corpi acquisterebbero un massa esorbitante, e a quel punto chi frena � un uomo morto..ti puoi immaginare al quadrato.
    I fotoni che viaggiano a quella velocit� probabilmente giocano a nascondino tra il corpuscolare e l'ondulatorio.

  8. #38
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    Da cui la meccanica quantistica dove esisti non in uno spazio, ma in una fascia di probabilita energetica.
    Resta che i fenomeni sono apprezzabili anche nel relativamente piccolo visto che una nave non segue una rotta retta, ma un arco di circonferenza che congiunge partenza ed arrivo, gli aerei lo stesso e la cosa si traduce in risparmi di carburante.
    Nello spazio con le curvature introdotte dalle forze gravitazionali e' lo stesso.
    Fai una manovra per un certo punto, mentre lo spazio curvo ti piazza il satellite o missile da un'altra parte, non distanze enormi, ma operando al limite i millisecondi, o i grammi di carburante pesano.

  9. #39
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    va detto innanzitutto che l'equazione di Drake � errata, in quanto muove dal presupposto che l'universo in cui viviamo sia finito, sebbene sostanziato dalla possibilit� di calcolo nell'ambito dei grandi numeri. l'universo, lungi dall'essere finito � invece infinito, e ci� in quanto esso universo � infinitamente divisibile.
    mi spiego meglio. ci� che in filosofia � conosciuto come paradosso di zenone, paradosso teso a dimostrare che anche la logica pu� essere fallace, non � in realt�, da considerare un vero e proprio paradosso. sviluppando il paradosso di achille e tartaruga si giunge alla conclusione logica che achille sebbene molto pi� veloce dell'anfibio, non lo superer� mai nella corsa in quanto la distanza, pur breve che li separa, � infinitamente divisibile. questo logicamente. nella realt� ovviamente � vero il contrario. ma � vero il contrario in un sistema dinamico mutuato dalla fisica galileiana, ossia definito nell'ambito di grandezze quali lo spazio, il tempo e la velocit�, che si assumono come date. viceversa in un sistema non galileiano ma diciamo pure einsteiniano in cui si parla di energia massa e
    velocit� della luce il paradosso di cui sopra non � pi� accettabile. in altre parole fuori dalla dinamica galileiana ossia fuori dalla utilizzazione nel calcolo delle predette grandezze, delle coordinate spazio e tempo valevoli sul nostro pianeta, la dimensione dell'universo � data dal piccolo anzich� dal grande ordine di variabili, per il semplice fatto che, stando a einstein per ora la velocit� della luce non � superabile e costituisce una costante. quindi in via analogica, via che � resa necessaria dall'impossibilit� per la tecnologia di cui disponiamo di misurare le enormi distanze del nostro universo, dobbiamo analizzare la possibilit� di dedurre la infinit� delle macro grandezze dalla infinit� delle micro grandezze. in altre parole se un piccolo spazio come quello che separa il nucleo dell'atomo dagli elettroni non � misurabile in termini assoluti ma � infinitamente divisibile, allora, ripeto, per analogia anche le grandi dimensioni universali sono infinite.
    inoltre se mi si permette vorrei sviluppare un minimo la formula principe einsteiniana, che credo oramai abbia fatto il suo tempo.
    E=mc2, cio� energia � uguale alla relazione positiva tra massa e velocit� della luce, pu� essere sviluppata nel modo seguente:
    m=d/V dove d � la densit� e V il volume della massa. sviluppando ulteriormente si ha: E=d/V*c2, c=E * d/V=E/V*d/V=Ed/V2.

  10. #40
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    Mi viene da considerare che quando una filosofia, fatta da parole, "logiche", incontra una realta' fatta da fatti ripetibili e verificabili da osservazioni indipendenti, la filosofia e' morta.
    Salvo restare una filosofia esistente in un contesto inesplorabile, essere un punto di partenza per una verifica sperimentale che la neghi, o la traduca in fatti codificati.
    L'atomo greco era filosofia, poi divenne il modello atomico moderno, altro rimase semplice speculazione dialettica vero solo per chi era dialetticamente piu' preparato.
    L'universo non si sa se sia finito, o infinito, anche perche' e' in espansione e questa espansione dove avviene?In un vuoto assoluto che entra a far parte dell'universo esistente, o tale vuoto fa gia' esso parte di tale universo?

    Lo paragonerei ad un sistema giuridico in un deserto disabitato, esiste di per se, o ci viene trasportato da eventuali insediamenti che lo popolano?
    Ultima modifica di meogatto; 26-02-2017 alle 16:01

  11. #41
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Forse il termine universo non � pi� appropriato alle nostre conoscenze, intendendo con nostre la gente comune e non gli addetti ai lavori.
    In sostanza stiamo facendo solo filosofia, cerchiamo di capire logicamente avendoci la tecnologia relegati in quel deserto.

  12. #42
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    m=d/V dove d � la densit� e V il volume della massa. sviluppando ulteriormente si ha: E=d/V*c2, c=E * d/V=E/V*d/V=Ed/V2.
    Scusa Sandor ma non ho capito il passaggio in grassetto, forse perch� � passato molto tempo da quando operavo le equazioni; c non � al quadrato? Non ci dovrebbe essere una radice quadrata?

  13. #43
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    In fondo un l'universo di una certa epoca arrivava alle colonne d'ercole.
    Un vocabolo e' un concetto letterario che cerca di rappresentare una realta' secondo significati diversi in funzione delle competenze di chi ascolta che lo traducono in dettagli fisici piu' o meno estesi e rispondenti ad uno stato di fatto osservabile.

    In fondo anche tu sei un niverso, quello di crepuscolo, che coesiste con tutti gli altri.
    Ultima modifica di meogatto; 26-02-2017 alle 19:52

  14. #44
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Comunque sono contento per voi e per me di coesistere in questo meraviglioso pianeta Terra; "e nd� lo trovamo" un altro posto cos�?

  15. #45
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    Dipende come, dove e quando ci capiti.

    E poi un paradiso e' funzionale al tuo adattamento a quel contesto e magari capitare in un"paradiso terrestre" quando si e' -adatti al lavoro di ufficio puo' essere l'inferno dei vivi.
    Come certi luoghi molto naturali, ma entraci per 10 metri e non ne esci vivo.
    Comunque ad una sonda progettata per valutare l'abitabilita' di un pianeta per prova fu fatta valutare la terra, dichiarata pianeta inabitabile ed ostile, dal punto di vista naturale.
    Ultima modifica di meogatto; 26-02-2017 alle 21:22

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