Qua c'� chi annovera tra le prime forme vita degli esseri umani o si spaventa davanti all'idea di extraterrestri.
Qua c'� chi annovera tra le prime forme vita degli esseri umani o si spaventa davanti all'idea di extraterrestri.
Di extetraterrestri e' talmente piena la terra che sarebbe uno spreco andare a cercarsene altri.
Il seti e' un'agenzia privata che tentativamente cerca un contatto con il mezzo piu' semplice ed ovvio, ma non sembra aver combinato nulla.
Poi pure l'armata di serse perduta nel deserto fu trovata per caso 2000 e rotti anni dopo, ma lo spazio e' piu' grosso del deserto e se fra comunicazione ed eventuale risposta se ne passano secoli diventa problematico un qualunque incrociarsi.
Ogni tot percepiscono qualche segnale radio, anche a decine di anni luce distante, ma non sanno come interpretarlo. Se dipendente da un picco di energia determinato ad es. dall'esplosione di una stella, o da una comunicazione intelligente, che tuttavia dovrebbe essere continuativa.
Ma quali extraterrestri? Le persone semplicemente un po' stravaganti?
Qua si spera di imbatterci in una civilt� almeno di Tipo I cos� da risolvere anche i problemi delle bollette. Che ad essere veramente evoluti, l'energia non la pagheranno pi�.
Ultima modifica di Ter; 02-03-2017 alle 19:54
Ci sono le radio stelle con segnali anche relativamente complessi, tipo radio fari sul modello nautico.
Non esiste il c'e' e basta distribuirlo, qualunque cosa va realizzata, puo' cambiare il costo della materia prima, non quello della filiera che rende fruibile il prodotto.
La fusione nucleare userebbe l'idrogeno, ma investimenti per le centrali, lavoro per il comando e controllo, linee di distribuzione qualcosa costano.
Come lacqua, bene pubblico di tutti, poi farltela arrivare al 5� piano non e' cosi' lineare visto non vai con la tanica a pigliartela gratis a 50 km.
@ meogatto: Achille supera la tartaruga nella realt� della comune percezione. Se l'Uno � finito, come dice bene il nostro controcantore Biodeista, esso � purtuttavia infinitamente divisibile; se � infinitamente divisibile � allora sostanzialmente infinito.
La contraddizione � solo apparente e si esprime nel rapporto tra la verit� empirica e la comune percezione umana. L'occhio umano non � fatto per percepire, almeno senza l'ausilio di "prolungamenti" quali il microscopio, mettiamo pure ad infrarossi, la infinit� delle particelle infinitesimali che sostanziano un'unit� di materia. Uno spazio, mettiamo di un cm, �, nella fisica galileiana, tale da determinare, ai fini della sua percorribilit�, la necessit� di una velocit� pari ad infinito, secondo la relazione S/T=V, laddove il cm S nell'unit� di tempo T con zero d� luogo ad una velocit� infinita dato il rapporto 1/0=infinito.
Quanto alla caduta dei gravi, che tu sapientemente rievochi, essa � tale da rendere, in termini fisici, e a prescindere dall'attrito dell'aria, superfluo o cmq relativo il concetto di peso.
@ ter: Cara ter, fa sempre piacere far sorridere qualcuno e cos� verificare che a volte non si � antipatici come si crederebbe.
Se ho detto che la teoria di Drake non � esatta, anzi � superflua, sulla base della deduzione dell'infinit� dell'universo, � perch� se, diciamo cos�, � infinito il contenente (cio� l'universo) allora � infinito anche il contenuto (cio� i pianeti, abitabili e non) e quindi in base a tale ragionamento i pianeti abitabili sarebbero infiniti, senza la necessit� di un calcolo probabilistico.
Essere infiniti come dimensione propria ed essere divisibili in infinite parti le vedo due cose diverse non intercambiabili.
Anche la percezione e' irrilevante infatti se misuro una stecca di legno di due metri, teoricamente divisibile in infiniti segmenti, con un metro laser questo mi segnala sul display 2 mt.
Lunghezza che rimane costante anche se comincio a segmentare la stecca raggiungendo livelli infinitesimali.
Il laser sempre 2 mt la vede lunga, quello non percepisce, misura.
S�, ma qua confondiamo i grandi (grandissimi) numeri con l'infinito vero e proprio, e quanto all'Universo � pi� probabile che sia in continua espansione fino all'infinito (in potenza � infinito, ma in ogni dato istante sarebbe comunque circoscrivibile, misurabile); o qualcuno ha avanzato che potrebbe finire con un nuovo Big Bang. Comunque... gli atomi che compongono il nostro corpo possono essere paragonati alle stelle dell' Universo. Sono tantissimi numericamente, ma infiniti la vedo dura, perch� allora il corpo non avrebbe pi� confini. Cos� agli estremi dell'Universo. Le galassie si estendono creando nuovo spazio e se poi questo spazio lo sottraggono a qualcos'altro non lo sappiamo, fin quando non farebbe la fine di un elastico che � stato tirato troppo. Comunque questi sono concetti difficili da capire e spiegare. Ma non credo al concetto di Universo infinito, e Infinito in generale, credo che tutto sia misurabile, con le apposite tecnologie. Suddivisibile in infinite parti? Dopo gli atomi, costituiti da protoni, neutroni ed elettroni, cosa vogliamo trovare? Se un metro � costituito ad es. da 1� 10 alla 12 esima picometri, resta sempre un metro. Di sottomultipli e multipli ne formuleranno fin quando ci sar� necessit�, ma nella realt� macroscopica non cambia nulla.
Comunque hanno ipotizzato anche un tasso di formazione stellare, per cui non sono infinite le stelle, formandosi con una certa cadenza, seppur nell'ordine di milioni al giorno. Come l'andamento demografico. � infinito in potenza, ma ogni giorno nascono tot neonati per tot gestanti. Vabe
Il punto sta proprio nel fatto che infinito e' un concetto relativo applicabile ove le grandezze misurabili in gioco sono quantitativamente molto inferiori.
Al che un pianeta e' infinito per una formica e le dimensioni cosmiche sono infinite per le grandezze di uso comune umane.
Talmente un concetto astratto che si puo' parlare di amore infinito, cio' perche'e' un concetto astratto e non un grandezza con una sua consistenza, un simbolo utile per non mettersi a scrivere n mila esponenziali.
Finora noi sappiamo questo e a meno che non sopraggiunga una civilt� aliena a spiegarci per filo e per segno un eventuale teoria contraria, l'Infinito amano usarlo i credenti come appiglio ai loro fondamentalismi. Cio� come la base del nulla. Come quando dicono "Dio � infinito, ecc. ecc. ", ma poi con l'aggiunta di un "ci ha fatti a Sua immagine e somiglianza" francamente si perculano da soli.
Quello e' il meno, piu' che altro e' un simbolismo matematico utilizzabile a certe condizioni e sapendo cosa significa nel contesto trattato in quel momento.
Anche il millimetro � ad immagine e somiglianza del metro.
Gia', hanno una caratteristica potenzialmente infinita senza andare a costruire un infinito tutto che, tra l'altro, esistendo nel reale, non permetterebbe di esistere se non al nulla, altro concetto puramente simbolico per uso strumentale.
S� certo. Tanto quanto un segmento di lunghezza finita i cui punti possono essere messi in corrispondenza con tutti quelli della retta dei numeri reali, che ha lunghezza illimitata. E allora?
La contraddizione � solo apparente, ma tu continui a caderci come una pera matura. O meglio come una mosca che continua a sbattere contro il vetro.La contraddizione � solo apparente e si esprime nel rapporto tra la verit� empirica e la comune percezione umana. L'occhio umano non � fatto per percepire, almeno senza l'ausilio di "prolungamenti" quali il microscopio, mettiamo pure ad infrarossi, la infinit� delle particelle infinitesimali che sostanziano un'unit� di materia. Uno spazio, mettiamo di un cm, �, nella fisica galileiana, tale da determinare, ai fini della sua percorribilit�, la necessit� di una velocit� pari ad infinito, secondo la relazione S/T=V, laddove il cm S nell'unit� di tempo T con zero d� luogo ad una velocit� infinita dato il rapporto 1/0=infinito.
Se il tempo tende a zero, allora anche lo spazio percorso tende a zero, n'est-ce pas? E quanto fa 0/0, ovvero un numero che moltiplicato per 0 mi d� 0? Chi pu� dirlo, chi lo sa?
La matematica poco meno che elementare non parla di infinito e basta, parla di infiniti ordini di infinito, come anche di infiniti ordini di infinitesimo. E parla anche di casi in cui il rapporto 0/0 d� un risultato finito, in barba a tutti i barbatrucchi del mondo. Il caso di Achille e la tartaruga � proprio uno di quelli: vada pure a zero il tempo, andr� a zero anche lo spazio, e ci� che se ne ricava � la velocit� istantanea.
Se non ci credi vatti a studiare il differenziale, e gi� che ci sei anche le derivate.
A scanso di equivoci il peso � una forza, prodotto di una massa per un'accelerazione di gravit�.Quanto alla caduta dei gravi, che tu sapientemente rievochi, essa � tale da rendere, in termini fisici, e a prescindere dall'attrito dell'aria, superfluo o cmq relativo il concetto di peso.
Qui siamo nella realt�, non nel mondo delle idee. Nessuno dice che l'universo � infinito e nessuno dice che � infinitamente divisibile.Se ho detto che la teoria di Drake non � esatta, anzi � superflua, sulla base della deduzione dell'infinit� dell'universo, � perch� se, diciamo cos�, � infinito il contenente (cio� l'universo) allora � infinito anche il contenuto (cio� i pianeti, abitabili e non) e quindi in base a tale ragionamento i pianeti abitabili sarebbero infiniti, senza la necessit� di un calcolo probabilistico.
Ma anche se fosse infinito e i pianeti abitabili fossero infiniti, sussisterebbe comunque un qualche rapporto finito e non nullo fra il numero di pianeti abitabili rispetto al totale. Ci credi che il rapporto fra i numeri interi multipli di 3 e i numeri interi totali � 1/3, oppure hai bisogno di contarli tutti?