Nell'intervento precedente ho detto "a prescindere dall'interpretazione simbolica dell'Apocalisse".
Se, invece, si fa prevalere questa, è ovvio che le novità portate dalla diffusione dei libri di Dio, prima sigillati o ritenuti validi solo da "piccole" comunità, causi le catastrofi simboliche descritte.
E allora sì che c'è un intervento attivo di Cristo, pure se i testi sono stati rivelati ad altri. E' lui che li fa conoscere "al mondo intero".
Abbiamo già visto che per stelle si possono intendere i capi religiosi, i quali, se non sono in grado di adeguarsi alle novità, dovrebbero dimettersi e, quindi, cadere dal cielo del potere che hanno nelle mani.
Questo può causare "terremoti" nella società civile, che cambia modo di pensare.
Il sole nero può essere Dio, scuro di rabbia. La luna rossa può rappresentare le Chiese rosse di vergogna per gli errori compiuti...
Io do la prevalenza all'interpretazione simbolica, ma non posso escludere la contemporanea interpretazione letterale.
I terremoti sono sotto gli occhi di tutti. Nelle eclissi di sole, questo diventa nero. Una luna molto grande e rossa mi è capitato di vederla più volte quando abitai a Chiavari negli anni 70.
Insomma, sulla morte fisica degli uomini è Dio che decide, mentre sugli effetti simbolici, che hanno comunque conseguenze pratiche, c'è la spinta attiva di Cristo.