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Discussione: Quando il rapporto madre figlia diventa invalidante?

  1. #1
    L'avatar di dietrologo
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    Quando il rapporto madre figlia diventa invalidante?

    forse è interessante e riflessivo , che rapporto abbiamo con i nostri figli o genitori ?

    Secondo la psicoanalisi, per diventare adulti pienamentegli uomini devono metaforicamente“uccidere il padre“. Liberarsi, cioè, dell’ombra di una figura autorevole, imperante, spesso idealizzata, affinché la realtà la restituisca nella sua fragilità e imperfezione, consentendo al giovane di diventare un uomo, con caratteristiche e personalità proprie. Ma se il rapporto tra figli maschi e padri è estremamente complesso, non è da meno quello tra figlie e madri

    Il rapporto madre–figlia è una delle relazioni più complesse che rimarrà centrale durante tutta la vita per entrambe le donne e diventerà significativo per ogni rapporto che la figlia avrà nella sua vita poiché prima che una donna diventi grande e’ figlia di sua madre.

    Dopo la nascita del piccolo ci troviamo di fronte alla fase del rapporto simbiotico con la madre; c’è una dipendenza totale del neonato, una completa passività, la madre nutre il neonato a livello fisico, ma anche affettivo. Se all’inizio questa relazione simbiotica (tra madre e figlia) è indispensabile, in seguito potrebbe assumere delle sfumature negative o addirittura dannose se non contenuta e progressivamente allentata.

    Le aspettative di una madre

    Perché può capitare che una madre non riesca ad individuare il momento in cui farsi da parte, il momento in cui una figlia ha il diritto di iniziare a fare le proprie scelte, magari anche i propri errori, lasciandola finalmente libera? Perché molte madri sembrano considerare la figlia come una propria ‘emanazione’ da controllare in ogni sua scelta?

    Un rapporto strettissimo, viscerale, importantissimo, possono infatti determinare situazioni così difficili da influenzare vari ambiti della vita personale, sentimentale, a volte addirittura lavorativa di una ragazza: mi riferisco alle madri invadenti, possessive, gelose e dirigiste. Ma perchè i rapporti madre figlia sono spesso così complessi?

    È dalla nascita che le madri si rapportano alle figlie in base alle proprie aspettative: alcune di queste sono utili e funzionali a un sano sviluppo, mentre altre, più importanti e problematiche, hanno come scopo più o meno inconscio quello di compensare delle carenze affettive della madre o realizzare desideri incompiuti che vorrebbe proiettare sulla figlia.

    Quando il rapporto madre-figlia diventa invalidante?

    È qui che il rapporto diventa “malsano” e disfunzionale, nel momento in cui la madre si aspetta che la figlia si comporti in un certo modo o raggiunga dei risultati in ambiti che magari alla figlia non appartengono.

    Quando una madre interagisce con la figlia come se fosse veramente un prolungamento di se stessa, quando interviene in ogni sua scelta con la presunzione di sapere quello che è giusto o sbagliato, quando non riesce a lasciarle anche un minimo spazio di “libertà” per poter fare esperienza, allora si sta parlando di rapporto invalidante tra madre e figlia.

    Rapporto disfunzionale tra madre e figlia: perchè succede?

    Nel rapporto si sviluppano dinamiche difficili, ambivalenze inconsce dovute a molti fattori: le madri spesso proiettano sulle figlie le proprie frustrazioni e desideri.

    Queste aspettative diventano irrealistiche e problematiche se concorrono a riempire, compensare delle carenze affettive della madre: “mia figlia mi vorrà bene sopra tutti, mia figlia è uguale a me, mia figlia sarà la donna perfetta, voglio avere con mia figlia il rapporto che io desideravo con mia madre…” Queste aspettative sono insostenibili e creano via via rapporti conflittuali perché l’ideale che la madre proietta sulla figlia è irrealistico.

    Tipologie di mamme e ripercussione in età adulta

    Di solito queste dinamiche avvengono quando la personalità si sta formando, quando la figlia inizia a crescere e a volersi differenziare, esaltando la propria femminilità, prendendo spunto dalla madre ma anche cercando una diversità, una propria identità. E se queste dinamiche iniziano in adolescenza, non è con la fine dell’adolescenza che vengono meno.

    In questa fase delicata della crescita, molte mamme si sentono escluse dalla vita della figlia, mettono in atto meccanismi che possono ritardare o addirittura ostacolarne la crescita, intromettendosi nei suoi rapporti (disturbanti) e mantenendo così il controllo con la scusa di proteggere la figlia da pericoli e devianze.

    Madre dominante: perennemente depressa

    Il dominio maternosi esprime nella sua caratteristica più prepotente: il rifiuto della separazione. Tutto ciò che può “minacciare” il rapporto madre-figlia viene sistematicamente attaccato, allontanato, con tutti i mezzi a disposizione tra cui il “senso di colpa”, che diviene l’arma principale del combattimento. Ogni volta che la figlia tenterà di ribellarsi, pagherà con una angoscia violenta che le costerà sofferenza e che non le darà tregua anche per gli anni a venire.

    La conseguenza di questo rapporto così ambivalente porterà le figlie a diventare donne alla costante ricerca dell’approvazione altrui, alla perenne ricerca di affetto e amore, ma anche di attenzione.

    Madre opprimente: perennnemente ansiogena

    Quante mamme rimangono sveglie fino a tardi ad aspettare che la figlia ritorni a casa dopo essere uscita con il proprio ragazzo, spesso sono colpite da continui malori, capogiri ogni volta che la figlia si allontana e sono solite rinfacciare tutto il “bene di mamma” che hanno donato ogni volta che la ragazza manifesta contentezza per una novità. E quante drammatizzano problematiche familiari proprio nel momento in cui la figlia decide di andare a lavorare fuori o di studiare in un’altra città?

    Madre adolescente

    Alcune madri allontanano la minaccia cercando di immaginare una figlia perennemente bambina, illudendosi in questo modo di rallentare o di fermare lo scorrere del tempo. Molto comune è la tendenza di imporre alla ragazza vestiti non adatti alla sua età, che possano, in qualche modo, non esaltarne la femminilità.

    Madre gelosa

    Nel rapporto madre-figlia può crearsi un senso di gelosia da parte della madre nei confronti della figlia: magari perché questa è una bella ragazza, o ha successo con gli uomini, o magari ha un buon lavoro…

    Inversione di ruolo

    Là dove una madre non è in grado di dare amore, inevitabilmente la figlia (anche se bambina) cercherà con tutti i suoi mezzi di farsi carico della madre: diverrà la madre di sua madre. Difficilmente queste piccole riusciranno a vivere una infanzia adeguata alla propria età. Le più fortunate, creano un saldo legame affettivo con un nonno o un’altra figura di riferimento che sappia trattarle da bimbe piuttosto che da donnine tanto brave e gentili con la loro mamma.

    Madre…con conflitti irrisolti

    “Non voglio assolutamente assomigliare a mia madre!“…le donne che cercano ostinatamente di differenziarsi dalla loro madre, spesso sono quelle che paradossalmente le assomigliano sia fisicamente che psicologicamente. Si sforzano di dare alla propria figlia tutto ciò che non hanno avuto nel rapporto con la propria madre, rischiando così di cadere nell’eccesso opposto. Le madri “più madri che donne”, quando hanno sofferto per una mancanza di affetto, tendono a dare alla figlia ciò di cui esse stesse hanno bisogno ma non quello di cui ha effettivamente bisogno la figlia. E più la figlia rifiuta queste sproporzionate attenzioni, più la madre gliene offre, logorando così il rapporto.

    A quali problematiche si va incontro?

    Le problematiche che si possono instaurare in questa fase e poi rimanere, sono soprattutto problematiche emotive (le più svariate forme di ansia e insicurezza), che si ripercuotono anche nelle relazioni sociali, specialmente su quelle con il partner che possono provocare dipendenze affettive, incapacità di raggiungere indipendenza, difficoltà sessuali).

    Come comportarsi con la propria madre?

    E’ importante mantenere un canale comunicativo con la propria madre: evitare ogni scontro è improduttivo, rischiate di accumulare rancore e le cose non dette alla lunga creano distanza e maggiori incomprensioni. Ricordate, la creazione della propria identità è un processo lungo e assai delicato, non si può pretendere di attuarlo in breve tempo.

    A volte può essere importante rendere partecipe la mamma di qualcosa di sè (solo quando lo si reputa giusto) così da aiutarla a sopportare meglio il dolore dell’allontanamento e a non sentire allentare il suo ruolo di madre tutte le volte che la figlia vive cambiamenti o fa nuove esperienze.

    E’ necessario ascoltare, essere flessibili, accettare che la madre ha dato alla figlia ciò che poteva dare. E’ un passaggio importante per diventare donne con un propria identità. E’ un questione di maturità e di saggezza che si costruisce negli anni, che aiuta a vedere le cose in un’altra prospettiva: quella di apprezzare ciò ‘che i nostri genitori e in particolare nostra madre ci ha dato.

    Una donna diventa indipendente e adulta quando accetta la responsabilità per ciò che pensa,decide e fa senza continuamente dare la colpa ai suoi genitori per ciò che non ha avuto o che poteva avere.
    Ultima modifica di dietrologo; 19-04-2017 alle 17:05

  2. #2
    Opinionista L'avatar di Ter
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    Hai dimenticato la madre cattolica maschilista (ecco anche perché dico sempre su a cono). Un inQubo, praticamente.
    Più che altro mi è sempre dispiaciuto per lei, che non riuscendo a vedere oltre il palmo del proprio naso, si è guastata inutilmente una vita, che poteva essere all'insegna di un lavoro, di amicizie, di svaghi, ecc. Andando a mal assortirsi con un elemento al di sotto delle sue possibilità. Ma ringraziamo il cattolicesimo che le ha fatto il lavaggio del cervello, altrimenti sarebbe stata tutta un'altra storia!
    Se dovevo seguire il suo esempio mi sarei dovuta cag*re i peggiori sfigati, deficienti, inconsistenti di questo pianeta; e all'inizio ahimè è stato cosi, poi ho imparato in fretta. Perché la lezione del cristianesimo, quella di essere accoglienti anche verso gli "storpi", lei l'aveva appresa bene. Poi, però, ogni tanto -uscita dal torpore da lavaggio del cervello- lamentava anche lei le ferite inferte dagli amabili ed inutili "storpi". E io le dicevo a quale pro? Le persone non si combinano, un imbecille non te lo manda Dio, te l'hai scelto tu, per "io so quali mancanze". L'ultima parte veniva omessa.
    Ultima modifica di Ter; 19-04-2017 alle 19:05

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Ter
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    Così capite perché dico cattolica-maschilista. E questo è il minimo. Tanto per 'riderci su'.

    E perché vuoi la macchina (tu che sei donna) "che è una prolunga fallica"; o frasi dette a 14 anni, che voleva dire, a mio avviso, per una una sua forma di comicità, o per introdurmi a chissà quali segreti, o verità supreme , come "i ragazzi allungheranno le mani ovunque". Ora ci scherzo, la sfotto. Perché so che comando io, e le mani, le allungano quando decido io, però all'epoca ha avuto l'effetto di farmi sentire debole.

  4. #4
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Che culo, penso che mia madre sia un bel mix degli ingredienti sopracitati, tranne l'aspetto religioso fortunatamente.
    L'inversione dei ruoli l'ho vissuta tutta ed e' stata la cosa che piu' mi ha fatto soffrire, oltre che averla perennemente lamentosa e depressa davanti a qualsiasi cosa.
    Ho imparato in fretta, per non soffrire, a interagire con lei in modo che potesse interferire il meno possibile con la mia vita.
    Non me la ricordo mai presente nei momenti importanti della mia vita e poi mi sono imposta di non volerla piu'.
    La cosa tuttora mi crea dispiacere ma so di avere fatto oltre il tutto possibile per creare tra di noi il rapporto che avrebbe fatto bene ad entrambe.
    Ho capito che lei non ci e' riuscita e la cosa che fa male e' che credo ne abbia sofferto e ne soffra anche lei.
    Lei e' stata con me come e' stata sua madre con lei, con l'idea idiota che i figli si baciano quando dormono.
    Ho una figlia e me la bacio da sveglia.
    Me la sono goduta dal primo giorno che seppi di aspettarla.
    So che lei non e' me, non lo vorrei mai.
    Essere madre e' bellissimo e terribile allo stesso tempo, per il carico emotivo che l'esperienza porta con se'.
    Per mia figlia ci saro' sempre, se lei vorra'.
    L'amore produce amore.
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  5. #5
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    L'amore produce amore.
    cono ti darebbe un bacio sulla bocca
    Mo fa tu

  6. #6
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Non e' che lo vorresti pure tu per caso?
    Non sono alla portata dei Coni io
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  7. #7
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    Iooooo? Iooooooo no, sarebbe contronatura e griderebbe vedetta a dio, vabbe' quello perdona e a tutti i demoni, quelli non perdonano.
    puffui che schifo, manco la respirazione artificiale.

  8. #8
    Opinionista L'avatar di Ter
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    Anni fa -per cui userò l'imperfetto-voleva far credere di riuscire a fare tutte le faccende di casa da sola. Non ci riusciva, ovviamente, poi sbottava. Non voleva chiedere/pretendere che ognuno facesse la sua parte. Poi ci si lamenta che i figli, specie quelli maschi, 'vengono su' come i maiali, che non alzano un dito in casa e credono che riassettare la casa non sia di loro competenza.

  9. #9
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    L'inversione dei ruoli l'ho vissuta tutta ed e' stata la cosa che piu' mi ha fatto soffrire, oltre che averla perennemente lamentosa e depressa davanti a qualsiasi cosa.
    Ecco queste parole le potrei avere scritto io. Mia madre ha sempre vissuto tra la depressione e l'autocommiserazione, convinta che tutto le fosse dovuto e che tutti fossero la causa della sua infelicità, senza mai rendersi conto che l'unica causa era lei stessa. Sono stata per anni la madre dei miei genitori. Mi ci sono rassegnata, ma tutto ciò mi ha allontanato immensamente da loro.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  10. #10
    L'avatar di dietrologo
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    bah...se il ruolo di genitore è insegnare la vita ai propri figli , nel bene o nel male e da quanto sto leggendo , mi sembra che state dicendo che non ripeterete i loro errori avendoli vissuti ..dunque i nostri figli cresceranno in modo migliore grazie a loro

    per mia madre ossessionata dalla religione l'unico problema è che la domenica andassi a messa , e lo ha pure continuato a chiedere una volta uscito di casa alla mia compagna , ecco perchè rivedo in qualcuno qui le stesse ossessioni e uno storpiare la visione della vita , un giorno buono e gli altri dal lunedì al sabato non ti frega di ciò che faccio e di chi sono ?

    nonostante questo la pecora nera che non andava a messa li ha raccolti e controllati fino alla loro fine in modo dignitoso e scontrandomi pure coi fratelli che avevano deciso di internarli in una casa di riposo

    vorrei avere avuto genitori moderni avanzati colti superiori ? non so ..ma forse io non sarei stato alla loro altezza ed ora non avrei fiducia in me stesso

    colgo tutte le sfumature della vita e questa ne è una parte , la immagino come una scala verso l'infinito , i miei genitori sullo scalino dietro il mio e mio figlio su quello più alto del mio proteso verso l'alto
    Ultima modifica di dietrologo; 20-04-2017 alle 09:40

  11. #11
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Mah, io credo di essere una madre con conflitti irrisolti Mia madre, non saprei. Ha fatto del suo meglio, un po' distratta, si è fatta i cazzi suoi... Beh, tutto sommato una buona madre, psicanaliticamente parlando Il problema credo di averlo con i padri.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  12. #12
    abstract L'avatar di Yele
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    A un certo punto ho dovuto litigarci e mi sono presa la mia dose di parolacce.
    Poi le è passata.

  13. #13
    abstract L'avatar di Yele
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    Comunque c'è anche "la mamma del sud"

    https://player.fm/series/il-ruggito-...5-donna-fugata

  14. #14
    L'avatar di dietrologo
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    Comunque c'è anche "la mamma del sud"

    https://player.fm/series/il-ruggito-...5-donna-fugata
    questa è identica alla compagna calabrese di un mio amico ..non si smuove di un millimetro

  15. #15
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Credo che pure L'handicap della fissa religiosa non avrei potuto sopportarlo
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