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Risultati da 76 a 90 di 124

Discussione: Dio ha un corpo fisico e lo spirito è materia.

  1. #76
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Il mito è mito, gli avvenimenti naturali un altro.
    Quando ti trovi a dover vivere e sopravvivere è ovvio domandarsi perché è così, perché pure patire ed immaginarsi di conseguenza una condizione diversa, opposta, migliore, passata o futura visto che il presente ti chiede il conto.

  2. #77
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    Il fantasticare e' il pallitivo dei poveri.
    Loro saranno i regni della terra......dopo morti pero'.

  3. #78
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    Peso dell’anima. Le prime indaginiPeso dell’anima

    Il 10 aprile 1901, a Dorchester, in Massachusetts, è stato condotto un insolito esperimento. Il dottorDuncan MacDougall*intendeva *dimostrare che*l’anima umana ha una massa *ed è quindi *misurabile.
    Il Dott. MacDougall condusse questo esperimento su*sei pazienti moribondi*il cui peso era stato misurato prima, dopo e nel momento stesso della morte. L’intenzione del Dott. MacDougall era quella di determinare*eventuali differenze rilevate dal peso corporeo. *I pazienti furono selezionati in base alla loro condizioni di salute e laddove si prevedeva che la loro morte fosse imminente. Due pazienti erano affetti da tubercolosi, 5 erano uomini ed uno era una donna.
    Coadiuvato da altri quattro medici, il dottor MacDougall misurò con attenzione il peso del suo primo paziente prima della morte. Quando il paziente morì, si verificò un evento interessante.
    Improvvisamente,*qualche frazione di secondo dopo la morte, il peso corporeo risultava inferiore di qualche grammo. Era un primo, rilevante indizio sul*peso dell’anima.
    L’esperimento fu ripetuto su un altro paziente con gli stessi risultati. Il Dott. MacDougall si sentiva vicino a qualcosa di straordinario. Una citazione dall’articolo dell’11 marzo 1907 *sul*New York Times*descrive il momento storico:*“Quando il paziente ha cessato di vivere, immediatamente il bilancino è caduto dalla parte opposta, con una velocità ed una tempistica sorprendenti, come se qualcosa avesse improvvisamente abbandonato il corpo“.
    Tutti e cinque i medici confrontarono i loro risultati. Non tutti i pazienti avevano perso lo stesso peso corporeo, ma le differenze erano minime e non riguardavano qualcosa di percepibile e concretamente individuato.*Purtroppo, fù possibile ponderare solo quattro risultati su sei, *a causa di guasti meccanici o perchè il paziente era morto prima che l’apparecchiatura fosse stata predisposta. Si trattava del peso dell’anima?

    Ma, cosa provocò questa consistente perdita di peso?**Sono state prese considerazione tutte le ipotesi, dall’aria nei polmoni ai fluidi corporei. Ma ciò non spiegava affatto il fenomeno. Una variante interessante si verificò nel terzo paziente, che mantenne il suo stesso peso subito dopo la morte. Ma dopo un minuto, perdette circa un grammo di peso. Il Dott. MacDougall spiegò questa discrepanza nel seguente modo:
    “Credo che in questo caso , quello di un uomo flemmatico, l’anima sia rimasta sospesa nel corpo dopo la morte, durante il minuto che intercorre prima della sua emancipazione. Non c’è altro modo di renderne conto, ed è quello che ci si potrebbe aspettare che accada in un uomo di temperamento simile a quello del soggetto*“.
    Dopo gli esperimenti, confrontando i risultati dei medici presenti, venne stabilito che la perdita di peso medio per ciascuna persona era ¾ di oncia.*Il Dott. MacDougall concluse che l’anima umana pesa 21 grammi.
    Il Dr. MacDougall condusse lo stesso esperimento su 15 cani. Gli esperimenti non mostrarono alcun cambiamento di peso corporeo dopo la loro morte.*MacDougall concluse che ciò significava che solo gli esseri umani hanno un’anima.
    H.Twining , insegnante di fisica di Los Angeles,*tentò lo stesso esperimento sui topi nel 1917. Le sue conclusioni sono in linea con quelle del dottor MacDougall. Non fu riscontrata alcuna variazione di peso quando i topi morirono. Il peso dell’anima era, pertanto, una questione prettamente “umana”.
    Anche se questi esperimenti potrebbero essere considerati immorali nei tempi moderni, suscitano comunque interesse e critiche, che vanno dalla metodologia utilizzata alle conseguenti *implicazioni religiose.
    Il Dott. MacDougall ammise che la ricerca doveva essere approfondita proseguendo gli esperimenti. In particolare, sarebbe stato interessantissimo effettuare sofisticati*rilievi fotografici per “immortalare” la fuga dell’anima dal corpo. *Purtroppo, pur proseguendo i suoi esperimenti sul peso dell’anima , il Dott. MacDougall non riuscì ad effettuare eventuali ed ulteriori scoperte scientifiche .
    http://mistero.me/misteri/scienza-in...dei-21-grammi/

  4. #79
    Opinionista L'avatar di Ter
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    Comunque, per rivedere il fatto che gli animali non avrebbero un'anima -secondo gli esperimenti condotti sui cani-, se vogliamo prendere un testo esoterico in contrasto a questa tesi, nel "Libro tibetano dei morti" si parla chiaramente della possibilità di trasmigrazione delle anime, da animali ad esseri umani, e viceversa.
    Ammesso che esista un'anima, misurabile, dovrebbero averla pure gli animali. Sennò com'è che l'abbiamo sviluppata/acquisita solo noi? Che pure facciamo parte del regno animale.
    Niente in contrario alla possibilità della vita dopo la morte, o che ci sia qualcosa che misura 21 g per tutti, e che abbandona il corpo dopo l'ultimo respiro; dopo non si sa quanto duri o che fine faccia. Abbiamo varie le possibilità aperte. Fino alla demenzialita delle 72 vergini. E pure che schifo, a pensarci...72... il regno di Dracula
    Argomenti impegnativi e controversi.
    Sarebbe da misurare anche il peso di chi è sul letto dell'ospedale o del chirurgo, e parallelamente ha un'esperienze di pre-morte, (quella in cui si verifica l'uscita della mente dal corpo, o dell'anima appunto).
    Giusto. Vai a capirlo quando ci sono queste esperienze di pre-morte.

    E se quei 21 grammi di costante fosse il peso dell'ultima aria spirata dai polmoni? Chissà.
    Ultima modifica di Ter; 12-05-2017 alle 19:36

  5. #80
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Se gli animali si chiamano così, ci sarà un motivo. Forse la loro anima pesa molto poco...

  6. #81
    Opinionista L'avatar di Ter
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    Lightbulb

    Guarda che ci siamo dentro anche a noi, al regno animale.
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Animalia

  7. #82
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    Basta togliere il peso dell'aria che esce dai polmoni, rilascio di urine e feci per perdita del tono muscolare e hai i tuoi 21 grammi in meno se non di più quando tiri le cuoia.

  8. #83
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Se gli animali si chiamano così, ci sarà un motivo. Forse la loro anima pesa molto poco...
    Ce li abbiamo chiamati noi, come per altro i bipedi sgraditi, un particolare non indifferente.
    Dall'osservazione sembrano avere piu' anima loro che noi, in ogni caso sono piu' leali ed equilibrati.

  9. #84
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Basta togliere il peso dell'aria che esce dai polmoni, rilascio di urine e feci per perdita del tono muscolare e hai i tuoi 21 grammi in meno se non di più quando tiri le cuoia.
    Quando studiai medicina, feci anche l'esame di medicina legale, e non ricordo assolutamente di aver letto di perdita di feci e urine in caso di morte. Negli impiccati e, dunque, anche in caso di strozzamento dicono che si abbia quel rilascio. Nel testo, però, questo particolare non lo ricordo.

  10. #85
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    Capita, ma e' irrilevante, nella questione metti tutto in un sacchetto e lo appoggi sul cadavere da pesare.
    Semmai si puo' ipotizzare uno scambio materia energia visto che i vivi sono macchine biologiche a combustione e una combustione produce residui di combustione, cenere e gas ed energia che scalda l'ambiente e che si alimenta con la materia biologica disintegrata.
    5 grammi restano comunque troppi, una nave si sposterebbe di un metro, 5g x c^2 non da poco.
    Per cui pesando il legno da bruciare e, dopo, la cenere e i gas, ci sta una piccolissima differenza dovuta alla materia disintegrata e irradiata come energia termica.
    Con il tronchetto da caminetto la differenza e' minima, se invece si brucia uranio arricchito la cosa ha una sua evidenza

  11. #86
    Opinionista L'avatar di Ter
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    Chissà cosa indicano quei 21 grammi, appunto?
    Sicuramente è più immediato e verosimile attribuirli ad una perdita fisica (di aria, di fluidi corporei).
    Resta la questione se -ammesso che esista- l'anima sia intentibile come materia o energia. Energia che non è misurabile in grammi, quindi non un peso, ma simile ai pensieri, dei quali si può dire che abbiano un peso e siano perciò quantificabili in grammi, kili?
    Al massimo puoi misurare l'energia prodotta dagli scambi tra neuroni e via dicendo. Quindi avrai un'energia di tipo elettromagnetico esprimibile in ampere. Sbaglio?!

    In ambienti parascientifici, o New age, esistono le apparecchiature in grado di vedere l'aura intorno ad un corpo. Contatori di ipotetici campi elettromagnetici prodotti dal corpo umano. Dico ipotetici perché io finora non li ho mai provati.

  12. #87
    Opinionista L'avatar di Ter
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Quando studiai medicina, feci anche l'esame di medicina legale, e non ricordo assolutamente di aver letto di perdita di feci e urine in caso di morte. Negli impiccati e, dunque, anche in caso di strozzamento dicono che si abbia quel rilascio. Nel testo, però, questo particolare non lo ricordo.
    Si chiama tanatologia la disciplina che si studia a Medicina e che riguarda la descrizione della morte, in tutti i suoi passaggi ed evoluzioni, "minuto per minuto". Hai voglia se non si verificano. Chi l'ha studiata può dirci se si verifica nei secondi immediati a dopo la morte o molto più dopo.
    Ultima modifica di Ter; 13-05-2017 alle 14:06

  13. #88
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    Magari dipende dall'ultima cena.
    E poi per la teoria e' irrilevante, piu' tema di esercitazione in laboratorio su cadaveri freschi.

    I vivi non se la fanno sotto, in genere, perche' i muscoli chiudono gli scarichi, per i morti il meccanismo non funziona piu'.
    Magari il rigor mortis puo' ritardare il fetido rilassamento delle paratie.
    Ultima modifica di meogatto; 13-05-2017 alle 14:16

  14. #89
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    Citazione Originariamente Scritto da Ter Visualizza Messaggio
    E se quei 21 grammi di costante fosse il peso dell'ultima aria spirata dai polmoni? Chissà.
    Impossibile, e mica perché a temperatura e pressione standard 21 grammi di aria occuperebbero una trentina di litri, ma perché il corpo rimane immerso nell'aria, quando l'aria nei polmoni ha la stessa pressione di quella esterna, essendo dovuta alla sola azione del diaframma che ne allarga o restringe il volume. Perciò la sua forza peso misurata in aria rimane identica.
    Per lo stesso motivo un cadavere immerso in acqua e non vincolato da pesi riemerge anche se ha i polmoni pieni d'acqua, allo stesso modo in cui lo farebbe se avesse i polmoni collassati, ossia vuoti. I pesci che galleggiano riempiendo d'aria la vescica natatoria possono farlo solo finché sono in acqua, ma nell'aria nulla cambierebbe per loro. Un palloncino gonfio d'aria non vola, anzi se la sua pressione interna è superiore a quella esterna peserà anche più di quando era sgonfio.
    Citazione Originariamente Scritto da Careful with that Visualizza Messaggio
    i miei post in media sono di una dozzina di righe, al più;
    Citazione Originariamente Scritto da Ned Flanders Visualizza Messaggio
    Sono stato tanto...ma tanto Laurina, lontano dal Signore: Ne ho combinate di cotte e di crude. Ti basti sapere soltanto questo....

  15. #90
    Opinionista L'avatar di Ter
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    Infatti, probabilmente non ci si arriva neanche al dato dei 21 g, volendo stabilire il peso dell'aria che può entrare (e quindi uscire) al massimo nei polmoni di un adulto. Sapendo che la capacità polmonare massima nell'adulto arriva a 5000 cm cubici. Poi c'è da stabilire il peso specifico dell'aria espirata, tenendo conto che è aria umida, non secca. Di seguito ci sono i valori che esprimono il peso specifico dell'aria secca e di quella umida; ad 1 atmosfera di pressione, a 15 gradi di temperatura.
    http://www.youmath.it/domande-a-risp...fico-aria.html

    Verosimilmente, il tipo di aria che ci interessa è quella umida (che qui -ancora- viene considerata a 15 gradi ed ad 1 atmosfera di pressione). Ad una percentuale di umidità del 10% il peso specifico risulta 0,001224 g per centimetro cubo. Sapendo che la temperatura dell'aria espirata dai polmoni è a 30 gradi, circa, si avrà un valore leggermente inferiore, quanto al peso specifico dell'aria.

    Per cui, con questi parametri volutamente sopravvalutati: 0,001224 ( g/cm3 peso specifico 1 cm cubo di aria umida al 10% a 15 gradi) × 5000 (cm cubici di capacità polmonare massima) = 6,12 (g peso massimo dell'aria espirata al 100% dai polmoni).

    "Già ieri sera mi ero messa a calcolare il dato, incuriosita".


    Questo ammettendo, appunto, che nel momento del trapasso tutta l'aria dei polmoni fuoriesca in un sol colpo. Non credo. Anzi, probabilmente qualcosa resta nei polmoni, che non si sgonfiano come palloncini punti da un ago.

    Sarà una perdita di altro, oltre alla poca aria espirata.
    Ultima modifica di Ter; 13-05-2017 alle 21:38

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