Da “Dottrina e Alleanze” 138:

28 Ed io meditai sulle parole di Pietro, là dove dice che il Figlio di Dio predicò agli spiriti ritenuti in carcere, che un tempo erano stati disubbidienti, quando la pazienza di Dio aspettava, ai giorni di Noè, e mi chiesi come fosse stato possibile per lui predicare a quegli spiriti e svolgere tra di loro il lavoro necessario in così breve tempo. 29 E mentre meditavo, gli occhi mi furono aperti e la mia comprensione fu illuminata ed io mi resi conto che il Signore non era andato di persona tra i malvagi e i disobbedienti, che avevano rifiutato la verità, per istruirli; 30 ma ecco che tra i giusti egli aveva organizzato le sue forze e nominato messaggeri investiti di potere e di autorità, perché andassero a portare la luce del Vangelo a coloro che si trovavano nelle tenebre, sì, a tutti gli spiriti degli uomini; e il Vangelo fu così predicato ai morti.
31 Ed i messaggeri eletti andarono a proclamare il giorno di grazia dell’Eterno e ad annunciare la libertà per i prigionieri tenuti in catene e per tutti coloro che si fossero pentiti dei loro peccati ed avessero accettato il Vangelo. 32 Il Vangelo fu così predicato a coloro che erano morti nei loro peccati, sia per non aver conosciuto la verità e sia per aver respinto i profeti.
33 A questi spiriti venne insegnata la fede in Dio, il pentimento dal peccato, il battesimo per procura per la remissione dei peccati, il dono dello Spirito santo mediante l’imposizione delle mani, 34 nonché tutti gli altri princìpi del Vangelo che era necessario che essi conoscessero per qualificarsi per essere bensì giudicati secondo gli uomini quanto alla carne, ma per vivere secondo Dio quanto allo spirito.
35 E così fu reso noto tra i morti, sia tra i grandi che tra i piccoli, sia tra i giusti che tra i malvagi, che la redenzione era stata ottenuta mediante il sacrificio del Figlio di Dio sulla croce. 36 Fu così reso noto che il nostro Redentore aveva dedicato il tempo passato nel mondo degli spiriti all’istruzione ed alla preparazione degli spiriti fedeli dei profeti che avevano testimoniato di lui nella carne, 37 onde essi potessero portare il messaggio di redenzione a tutti i morti presso i quali egli non aveva potuto recarsi personalmente a causa della loro ribellione e trasgressione, affinché anch’essi, grazie al ministero dei suoi servi, potessero udire la sua parola.

47 Il profeta Elia doveva piantare nel cuore dei figli le promesse fatte ai loro padri, 48 preannunciando così il grande lavoro da svolgere nei templi del Signore nella dispensazione della pienezza dei tempi per la redenzione dei morti ed il suggellamento dei figli ai loro genitori, onde la terra non fosse colpita da maledizione e completamente devastata alla sua venuta.

57 Vidi che i fedeli anziani di questa dispensazione, quando lasciano questa vita mortale, continuano le loro fatiche nella predicazione del Vangelo di pentimento e di redenzione, mediante il sacrificio dell’Unigenito Figlio di Dio, tra coloro che si trovano nell’oscurità e sono vittime del peccato nel grande mondo degli spiriti dei morti.
58 I morti che si pentono saranno redenti mediante l’obbedienza alle ordinanze della casa di Dio. 59 E dopo che essi avranno espiato per le loro trasgressioni e si saranno purificati, riceveranno la meritata ricompensa secondo le loro opere, poiché essi sono gli eredi della salvezza.
60 Fu così che la visione della redenzione dei morti mi fu rivelata; ed io ne porto testimonianza, e so che questa testimonianza è vera per benedizione del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Amen.

Al verso 57 si parla di fedeli anziani di questa dispensazione. Si tratta di predicatori mormoni, spesso anche giovani, ma chiamati anziani quanto alla fede, alla conoscenza dei testi mormoni.