Da Il Libro della Certezza:

284 Ti è noto che gli Uccelli Celestiali e le Colombe
dell'Eternità parlano un doppio linguaggio. Uno, il linguaggio
esteriore e privo di allusioni, non è nascosto e
velato, affinché sia lampada di guida e luce di luminoso
faro, per cui i viandanti possano raggiungere le altezze
della santità e i ricercatori avanzare nel regno dell'eterno
ricongiungimento. Così sono le limpide tradizioni e i versetti
evidenti già menzionati. L'altro è velato e nascosto,
perché qualsiasi cosa celata nel cuore dei malvagi possa
svelarsi e il loro intimo essere palesarsi. Così parlò Sádiq,
figlio di Muhammad: «Dio invero li vuole provare e
vagliare». Questa è la norma divina, questa è la Pietra di
Paragone di Dio con la quale Egli saggia i Suoi servi.
Nessuno capisce il significato di quelle parole, tranne
coloro che hanno certezza nel cuore, le cui anime hanno
trovato il favore di Dio, le cui menti si sono allontanate da
tutto fuorché da Lui. In questi detti il significato letterale,
che generalmente la gente comprende, non è quello che si
è inteso esprimere. Così è detto: «Ogni conoscenza ha
settanta significati, uno soltanto dei quali è conosciuto
dagli uomini. E quando il Qá'im (1) apparirà, rivelerà agli
uomini tutto ciò che rimane». Egli disse pure: «Pronunziamo
una parola e con essa Ci riferiamo a uno e
settanta significati; ognuno dei quali possiamo spiegare».

(1) Qá'im (arabo: القائم) chiamato anche Mihdí è la credenza islamica che una persona riscatta l'Islám. La fede di Bahá'í è che il Báb (precursore di Bahà'u'llàh) sia il Qá'im.