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Discussione: Gesù e le donne.

  1. #46
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    per discutere, si deve partire da un nucleo di nozioni convenzionalmente accettate da tutti, anche solo per mera ipotesi;
    es.: "Dio esiste, è misericordioso ed è il creatore di tutto"; dopodiché, si potrà discettare se questa ipotesi origina assetti compatibili con quanto si osserva nella realtà fattuale;
    Ma a quale libertà fattuale ti riferisci? Se tu mi dici che il gusto della pizza è indiscutibile io posso dirti che al mondo c'è tanta gente che muore di fame e non mi va di parlare delle supposte cazzate. Qual'è dunque la libertà fattuale? Quella che c'è o quella che ci dovrebbe essere? Sai bene che il presente è la condizione del futuro.

  2. #47
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Ma a quale libertà fattuale ti riferisci?
    tu a quale, visto che io ho scritto della REALTA' fattuale, ossia quello che emerge dall'osservazione de fatti ?

    sembra che tu mi risponda senza proprio leggermi, perché sostituendo la parola "libertà" a "realtà" il mio discorso non avrebbe alcun senso logico, e dovresti avere quantomeno riletto per capire cosa io abbia scritto; invece sei partito in tromba con la risposta; mah... mistero della fede
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #48
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e perché dovremmo discutere su quelle che - fino a prova contraria - sono solo fantasie di altri, invece di quelle di Dietrologo ?
    sempre di arbitri di fede si tratta; pretendere che siano "superiori" a quelli di Dietrologo è arroganza;
    Proprio qui sta il punto. I testi sacri non sono fantasie di perditempo, tant'è che alcuni, come il Corano, sono stati scritti da analfabeti o quasi. Il contenuto evidenzia che uomini comuni, anche dotti, non possono esserne gli autori. Attribuiresti la Divina Commedia a Dio? Attribuiresti la Bhagavad Gita a Dante Alighieri? Anche i romanzieri più apprezzati non sarebbero in grado di scrivere qualcosa che si avvicini a un testo sacro. E' l'elevazione dei contenuti che rende i testi sacri superiori alle fantasie di Dietrologo o di altri. Non è la fede, ma i contenuti.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    questo forum, nel caso non l'avessi notato, si chiama "discutere", non "predicare";
    se vuoi predicare, apriti un blog da qualche parte;
    se vuoi discutere devi essere aperto al contraddittorio, altrimenti stai mancando di rispetto agli interlocutori, ponendo le tue tesi - non discutibili - su un piano di superiorità rispetto a quelle altrui.
    Il blog l'ho aperto da parecchi anni. In realtà più che predicando, sto dando informazioni, che ritengo sconosciute a tutti coloro che non sono credenti delle singole religioni più recenti o di quelle "più" orientali.
    C'è chi gioca sull'ignoranza per confutare i libri di Dio. Io punto sulla conoscenza, sull'informazione, per dargli maggior credito.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  4. #49
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Proprio qui sta il punto. I testi sacri non sono fantasie di perditempo, tant'è che alcuni, come il Corano, sono stati scritti da analfabeti o quasi. Il contenuto evidenzia che uomini comuni, anche dotti, non possono esserne gli autori. Attribuiresti la Divina Commedia a Dio? Attribuiresti la Bhagavad Gita a Dante Alighieri? Anche i romanzieri più apprezzati non sarebbero in grado di scrivere qualcosa che si avvicini a un testo sacro. E' l'elevazione dei contenuti che rende i testi sacri superiori alle fantasie di Dietrologo o di altri. Non è la fede, ma i contenuti.
    ma questa è un'opinione tua, non un fatto;

    perché mai il contenuto di un testo sacro non dovrebbe poter essere stato scritto da esseri umani, magari una pluralità con successive aggiunte e rielaborazioni di narrazioni tramandate e rielaborate a loro volta, quando tutta la storia della letteratura mitologica ci mostra esattamente questo processo ?

    tu puoi anche ritenere personalmente altrimenti, ma non pretendere che la tua convinzione valga come "fatto", oggettivo, soprattutto contro l'osservazione e in un argomento in cui si tratta comunque di un postulato di fede.




    Il blog l'ho aperto da parecchi anni. In realtà più che predicando, sto dando informazioni, che ritengo sconosciute a tutti coloro che non sono credenti delle singole religioni più recenti o di quelle "più" orientali.
    C'è chi gioca sull'ignoranza per confutare i libri di Dio. Io punto sulla conoscenza, sull'informazione, per dargli maggior credito.[/QUOTE]
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  5. #50
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma questa è un'opinione tua, non un fatto;

    perché mai il contenuto di un testo sacro non dovrebbe poter essere stato scritto da esseri umani, magari una pluralità con successive aggiunte e rielaborazioni di narrazioni tramandate e rielaborate a loro volta, quando tutta la storia della letteratura mitologica ci mostra esattamente questo processo ?

    tu puoi anche ritenere personalmente altrimenti, ma non pretendere che la tua convinzione valga come "fatto", oggettivo, soprattutto contro l'osservazione e in un argomento in cui si tratta comunque di un postulato di fede.
    Quello che affermo lo ritengo proprio un fatto, non un'opinione. Nemmeno l'Odissea, l'Iliade, l'Eneide, ecc., poemi che rappresentano il meglio della narrativa, si avvicinano ai contenuti dei testi sacri. Sono testi di uomini che raccontano di uomini. I libri di Dio parlano di Dio e del rapporto con Dio, oltre che di uomini.
    Certamente i libri sacri sono stati scritti da uomini, ma ispirati da Dio, direttamente o indirettamente, tramite angeli. Contesto l'ipotesi che questi testi siano stati scritti a rate da più mani.
    Se si attribuiscono la Divina Commedia a Dante Alighieri e l'Odissea e l'Iliade a Omero, chissà per quale misterioso motivo singoli testi sacri dovrebbero essere stati scritti a più mani e a rate.
    Fate l'amore, non la guerra.
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  6. #51
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    Le mie conoscenze non si trovano in svendita nelle bancarelle di libri sacri discount , ecco perchè non puoi capire ciò che scrivo
    Axe , chiedigli chi è Dio al predicatore che almeno ridiamo fino lunedì

  7. #52
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    Quello che affermo lo ritengo proprio un fatto, non un'opinione.
    appunto, lo ritieni, cioè è un'opinione; un fatto è una cosa che si impone, anche a chi preferirebbe altrimenti; tipo l'Oceano atlantico o la morte di David Bowie; non vai a NY in automobile, perché ad un certo punto la strada arriva all'oceano, anche se tu coltivavi progetti diversi;

    Nemmeno l'Odissea, l'Iliade, l'Eneide, ecc., poemi che rappresentano il meglio della narrativa, si avvicinano ai contenuti dei testi sacri. Sono testi di uomini che raccontano di uomini. I libri di Dio parlano di Dio e del rapporto con Dio, oltre che di uomini.
    Certamente i libri sacri sono stati scritti da uomini, ma ispirati da Dio, direttamente o indirettamente, tramite angeli.
    va bene, il giorno in cui Dio o gli angeli si presenteranno a noi e si imporranno anche a chi non ci crede a confermare la tua versione, come un fatto inconfutabile - al pari dell'oceano - sarò d'accordo con te;
    fino a quel momento, ci atteniamo alla nozione condivisibile per cui sono le persone a scrivere libri, per motivi loro, e a diffondere l'idea che dietro vi sia l'ispirazione divina;

    Contesto l'ipotesi che questi testi siano stati scritti a rate da più mani.
    Se si attribuiscono la Divina Commedia a Dante Alighieri e l'Odissea e l'Iliade a Omero, chissà per quale misterioso motivo singoli testi sacri dovrebbero essere stati scritti a più mani e a rate.
    non c'è nessun mistero e tu lo sapresti se fossi più istruito; la filologia è in grado di ricostruire l'apporto successivo, sulla base di molti indizi ed elementi incrociati, di natura stilistica o diversa;
    nel caso della Commedia è ovvio che Dante sia l'unico autore; già per i poemi omerici ci sono dubbi; nel caso dei testi sacri la loro narrazione è talmente ampia e stratificata, presenta talmente tanti riscontri interculturali, da far legittimamente supporre al filologo la collaborazione di molti redattori in tempi diversi, successive rielaborazioni e compattamenti, menomazioni, manomissioni, ecc...

    questo non inficia il tuo diritto a pensarla diversamente, ma non certo a far valere la tua opinione come un fatto, al pari di quelli storicamente accertati.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #53
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    Introducendo la mia selezione di citazioni da apocrifi dell'Antico Testamento, affermo quanto sotto:

    Le date di composizione di questi testi vengono attribuite dagli storici e dagli studiosi in base a supposizioni conseguenti a riferimenti incrociati con i testi canonici. Se, ad esempio, in un testo apocrifo dell’antico testamento c’è un parallelismo con un testo canonico del nuovo testamento, costoro, nella loro cecità, affermano che dev’essere stato scritto nell’era cristiana.
    Se, per fare un altro esempio, in un testo apocrifo dell’antico testamento c’è una profezia riguardante chiaramente Gesù Cristo, costoro affermano che c’è stata una mano cristiana a fare aggiunte. Spesso si legge che ciascun testo apocrifo venne scritto da più autori in tempi vari, anche lontani tra loro.
    Sempre attribuendo malafede agli autori di questi testi, affermano che i nomi che portano sono stati assegnati di fantasia a personaggi famosi dell’antico e del nuovo testamento per favorirne la diffusione.
    Leggendo questi testi mi pare che la malafede sia dei traduttori, degli storici e degli studiosi, piuttosto che degli autori.
    Io preferisco credere che se un testo porta il nome di un personaggio storico, l’abbia scritto effettivamente lui o lo abbia fatto scrivere lui.
    Preferisco altresì credere che se un testo porta il nome di un personaggio storico, sia stato scritto nella sua epoca.
    Tutto ciò fino a prova contraria.
    Pensare che molti abbiano inventato testi, facendoli passare per sacri, non mi pare teoria credibile, perché costoro rischierebbero una grave punizione divina.
    Nel complesso nulla di quanto è scritto fa pensare a letteratura umana di bassa lega.
    Detto questo, a volte citerò le teorie dei traduttori, degli storici e degli studiosi riguardo agli autori e alle date di composizione di questi testi a puro titolo di curiosità per i lettori. D’altra parte io non ho elementi per attribuire i nomi degli autori e le date di composizione.
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  9. #54
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    tu a quale, visto che io ho scritto della REALTA' fattuale, ossia quello che emerge dall'osservazione de fatti ?

    sembra che tu mi risponda senza proprio leggermi, perché sostituendo la parola "libertà" a "realtà" il mio discorso non avrebbe alcun senso logico
    Ma anche il mio discorso non ha senso. Lapsus, volevo scrivere "realtà fattuale", riferirmi a ciò che tu hai detto. Prova un po' se adesso quadra.

  10. #55
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    tu a quale, visto che io ho scritto della REALTA' fattuale, ossia quello che emerge dall'osservazione de fatti ?

    sembra che tu mi risponda senza proprio leggermi, perché sostituendo la parola "libertà" a "realtà" il mio discorso non avrebbe alcun senso logico, e dovresti avere quantomeno riletto per capire cosa io abbia scritto; invece sei partito in tromba con la risposta; mah... mistero della fede
    Ti leggo, ti leggo; è che risulta difficile se non impossibile dare una risposta sul totale del discorso poiché a volte usiamo termini concettuali diversi, per questo spesso chiedo il significato che tu dai a certi termini, tanto per omogeneizzarmi nel pensare; quindi il discorso risulta frastagliato ed anche generico. In confidenza, si fa per dire, non credo che tu ed io alla fine, almeno per adesso, potremmo trarre una conclusione univoca.
    Per convincerti ci vorrebbe il ritorno del Cristo....ma allora tutti quelli che hanno creduto prima che fine faranno? Uguali a chi non ha creduto? Bello sforzo, mi converrebbe più a non credere. E poi la Bibbia che ci sta a fare?
    Il fatto è che, per me, credere non è una decisione intellettuale ma rappresenta un bel sentimento.
    Ultima modifica di crepuscolo; 02-09-2017 alle 18:53

  11. #56
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    Introducendo la mia selezione di citazioni da apocrifi dell'Antico Testamento, affermo quanto sotto:

    Le date di composizione di questi testi vengono attribuite dagli storici e dagli studiosi in base a supposizioni conseguenti a riferimenti incrociati con i testi canonici. Se, ad esempio, in un testo apocrifo dell’antico testamento c’è un parallelismo con un testo canonico del nuovo testamento, costoro, nella loro cecità, affermano che dev’essere stato scritto nell’era cristiana.
    Se, per fare un altro esempio, in un testo apocrifo dell’antico testamento c’è una profezia riguardante chiaramente Gesù Cristo, costoro affermano che c’è stata una mano cristiana a fare aggiunte. Spesso si legge che ciascun testo apocrifo venne scritto da più autori in tempi vari, anche lontani tra loro.
    Sempre attribuendo malafede agli autori di questi testi, affermano che i nomi che portano sono stati assegnati di fantasia a personaggi famosi dell’antico e del nuovo testamento per favorirne la diffusione.
    Leggendo questi testi mi pare che la malafede sia dei traduttori, degli storici e degli studiosi, piuttosto che degli autori.
    Io preferisco credere...
    appunto, tu preferisci credere, anziché sottoporre le evidenze al vaglio;

    quello che ti sfugge è che storici, filologi, ecc... sono vincolati al metodo scientifico, cioè ad esporre tesi che devono poter essere falsificabili; e che le loro branche sono competitive; ci sono centinaia di migliaia di persone al mondo, specializzate, che non desidererebbero altro di poter smentire le tesi prevalenti e fare una brillante carriera; purtroppo per loro, non basta la fantasia, ma servono tesi scientificamente robuste; quindi, non è facile smontare l'acquis scientifico di secoli;

    che se un testo porta il nome di un personaggio storico, l’abbia scritto effettivamente lui o lo abbia fatto scrivere lui.
    Preferisco altresì credere che se un testo porta il nome di un personaggio storico, sia stato scritto nella sua epoca.
    Tutto ciò fino a prova contraria.
    se lo storico dubita è per motivi fondati e sottoposti al contraddittorio dei colleghi; come il coinvolgimento del narratore nei fini della narrazione, o altre circostanze e incongruenze;
    ripeto: ci sono decine di migliaia di persone bramose di confutare scientificamente, ove possibile, le tesi ufficiali, per contendere il ruolo di chi le porta avanti;
    se ciò non avviene, ci sono buoni motivi di trust, anche per il non esperto, per credere che la tesi ufficiale regga; vale per qualsiasi scienza, medicina, fisica, ecc... tu potresti credere che fumare non fa male, contro l'opinione di tutta la medicina; ma se ci fosse una ricerca che lo dimostra scientificamente, il suo autore sarebbe ricoperto d'oro da tutta l'industria del tabacco, oltre a diventare immediatamente amatissimo da tutti i fumatori;

    analogamente, se esistesse una possibilità scientifica di dimostrare una qualche attendibilità storica dei testi sacri, ci sarebbero miliardi di persone, oltre che le relative chiese confessionali, pronte a remunerare lo storico o il filologo in grado di avvalorare un qualche pregio storico oggettivo di quei testi, oltre allo sforzo letterario e al loro essere oggettivamente documento di se stessi; vale a dire, la Bibbia è importante in quanto tale, a prescindere dall'apprezzarne o meno il contenuto come "autentico" o "divino";
    Pensare che molti abbiano inventato testi, facendoli passare per sacri, non mi pare teoria credibile, perché costoro rischierebbero una grave punizione divina.
    ti sembra un argomento ? e se gli estensori non ne avessero temuta alcuna, o fossero intimamente convinti di riportare volontà divine, magari apprese in buona fede da altrui ?
    Nel complesso nulla di quanto è scritto fa pensare a letteratura umana di bassa lega.
    mai affermato che si tratti di letteratura di bassa lega; la Bibbia, per esempio, è ottima letteratura; ma ciò non basta ad avvalorarla come Parola di Dio.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #57
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    Per convincerti ci vorrebbe il ritorno del Cristo....ma allora tutti quelli che hanno creduto prima che fine faranno? Uguali a chi non ha creduto? Bello sforzo, mi converrebbe più a non credere. E poi la Bibbia che ci sta a fare?
    Il fatto è che, per me, credere non è una decisione intellettuale ma rappresenta un bel sentimento.
    va bene, anche perché sul sentimento in sé potremmo non essere nemmeno tanto distanti;

    il punto è che io rispondevo ad una nota di King Kong di natura storico-oggettiva; se discutiamo in termini storici, a quei criteri ci dobbiamo attenere; non si può pretendere che lo storico rinunci al metodo per assecondare la fede, tradendo la sua deontologia;

    basta non confondere le acque tra il ci credo e il è vero, dicendo è vero, per me, suggerendo una verità che non è tale;
    vero è ciò che si impone come tale a tutti, come l'oceano, a prescindere da ciò che uno crede o vorrebbe credere.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #58
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    Se capisci bene quanto ho scritto, questi studiosi fanno solo ipotesi basate su incroci che non hanno senso (vecchio e nuovo testamento).
    Si tratta solo di ipotesi, non di verità scientifiche dimostrate.
    Se un apocrifo del vt contiene qualche profezia su Cristo, perché devi affermare che si tratta di aggiunte posteriori a Cristo? Questa non è scienza! Sei tu che non credi alle profezie!
    Quanto ai filologi, io in quei testi, esaminati singolarmente, non ho trovato stili diversi . Anche qui si tratta di ipotesi fantasiose, non di scienza!
    Evidentemente non è come dici tu: "paga" maggiormente mettere in dubbio i testi che dar loro credito!
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  14. #59
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    Se capisci bene quanto ho scritto, questi studiosi fanno solo ipotesi basate su incroci che non hanno senso (vecchio e nuovo testamento).
    Si tratta solo di ipotesi, non di verità scientifiche dimostrate.
    che i raffronti abbiano senso in base a criteri scientifici è il risultato di una procedura consolidata e verificata da decine di migliaia di specialisti, tutti desiderosi, ove possibile, di dimostrare quel che dici tu e fare carriera; evidentemente, la struttura, l'origine del testo esaminato e altri elementi sono tali da indurre il verosimile sospetti di una manipolazione;

    Se un apocrifo del vt contiene qualche profezia su Cristo, perché devi affermare che si tratta di aggiunte posteriori a Cristo? Questa non è scienza! Sei tu che non credi alle profezie!
    continui ad equivocare sul metodo; gli studiosi non si pronunciano su cosa essi credano, ma su cosa risulta dagli elementi oggettivi e in base a criteri consolidati; se potessero, farebbero - e volte fanno, alcuni cialtroni - carte false per dimostrare quello in cui credi tu;
    sai quante chiese pagherebbero per una dimostrazione dell'autenticità di una profezia in un documento storicamente attendibile ?
    guarda caso, tutto il mondo religioso, di qualsiasi fede e confessione, è assolutamente restio a citare in dettaglio la storiografia e le altre scienze che si sono occupate del loro campo, e ti potrei citare decine di argomenti oggettivi e sotto il naso di tutti che sono accuratamente sottaciuti o ignorati e che mettono in crisi le nozioni religiose diffuse tra le masse di fedeli;
    Quanto ai filologi, io in quei testi, esaminati singolarmente, non ho trovato stili diversi . Anche qui si tratta di ipotesi fantasiose, non di scienza!
    appunto: la differenza tra te e un filologo è che quello è specializzato, ha una preparazione a 360° ed è tenuto ad osservare criteri metodologici che tu ignori; perciò certe cose ti sembrano credibili, mentre a migliaia di studiosi no;
    a tuo discarico, va detto che fai comunque meno danno che se ti improvvisassi medico e producessi diagnosi e terapie senza averne preparazione e titolo;
    Evidentemente non è come dici tu: "paga" maggiormente mettere in dubbio i testi che dar loro credito!
    io ho scritto che nel mondo scientifico c'è competizione e paga mettere in dubbio le TESI prevalenti, perché chi riuscisse con successo a confutarle ne avrebbe grande onore e guadagno, progresso in carriera, ecc...

    centinaia di milioni di autentici devoti riveriscono i testi sacri, di tutte le fedi, da secoli; con questa pressione immane, ci fosse anche solo uno spiraglio per dimostrare una qualche attendibilità storica di quei testi, e così avvalorare anche solo una percezione di autenticità dei fondamenti di fede, non leggeresti d'altro sulle prime pagine dei giornali; curiosamente, su quelle si parla di tutt'altro.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #60
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    Che tutti gli studiosi siano concordi nel mettere in dubbio la storicità di tutti i testi sacri di tutte le religioni è solo una tua fantasia.
    La realtà è che ci sono, chiunque li abbia scritti e in qualunque tempo siano stati scritti.
    Sono nero su bianco.
    Tu hai solo lo scopo di gettare discredito su di essi, facendo appello a ipotesi indimostrate e indimostrabili da parte di alcuni studiosi, traviati dalla loro cecità.
    Io stesso ho fatto pubblicare un testo, "Religioni a confronto", che nella prima sezione è in forma teatrale e pieno di citazioni dai testi sacri, mentre nella seconda sezione è in forma narrativa e volutamente non è presente alcuna citazione da quei testi. Significa che ci sono due autori differenti? Niente affatto! Il modo automatico di procedere di questi studiosi cialtroni fa parte del mondo dell'ipotetico, non della realtà effettiva.
    Comunque, mi sono stancato di perdere tempo con chi vuol dare credibilità scientifica e assoluta a semplici ipotesi e teorie.
    Tu e i tuoi compari potete gettare tutto il letame che volete sull'oro, ma l'oro resta della sua natura, non diventa letame: così è scritto e così è nella realtà.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

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