Ci mancherebbe altro, ora mi immagino una pubblicità in cui vogliano esprimere quanto di mentalità chiusa sia l'azienda (che ne so, una famiglia da anni cinquanta con la mamma massaia sorridente che prepara i cestini per i figli che vanno in gita a lanciare le banane ai negri nel ghetto, vorrei fare un esempio colorito anche per le aziende che volessero non fare leva sui sentimeni, ma è difficile, se mi viene in mente qualcosa per tempo mi sbizzarrisco).
E così dimostri di aver capito il contrario di quello che dicevo. Io vado contro l'ansia di proteggere i bambini da tutto sottolineando che la loro vita è costellata da orrori che noi non sappiamo nemmeno identificare come tali e tu pensi che stia preoccupandomi del fatto che vadano pretetti anche da quelli, mentre io non mi preoccupo affatto: i bambini oggi come ieri e domani vivono, vivevano e vivranno i loro drammi a partire dai mostri sotto il letto che i loro genitori non riescono nemmeno a vedere (ma ci sono, eccome se ci sono), al fatto che viviamo nel mondo, e nel mondo succedono cose spaventose quotidianamente e nessuo pò farci nulla, anzi, negargli di vivere la loro sensibilita per questa smania di protezione mi pare assurdo: se tu non avessi temuto Saddam avresti trovato altro (e non sei traumatizzato, mi pare, o sbaglio?), fa parte del crescere, qualsiasi bambino di cinque anni, esposto o meno a telegiornali, film o cartoni animati piange molto più spesso di un adulto, perchè soffre molto più spesso di un adulto, è così che impara a proteggersi.