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Discussione: Adeguarsi alle necessità del lavoro

  1. #1
    Opinionista L'avatar di Escolzia
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    Adeguarsi alle necessità del lavoro

    Questa discussione è da tanto che la volevo aprire, ma non ho mai trovato il momento adatto.
    Nei giorni prima di Pasqua 2017 è comparso su un giornale veneto un articolo, in cui si parlava del lavoro nei giorni di festa; in particolare venivano citate le commesse e cassiere dei grandi centri commerciali che a quanto pare, come citava il giornale, odierebbero tutti i clienti che vanno a far compere costringendo il personale a rinunciare al giorno di festività.
    Premetto che per una serie sfortunata di circostanze ho lavorato praticamente in tutte le festività: Pasqua, Pasquetta, primo maggio, Natale, Santo Stefano, 31 dicembre e 1 gennaio 2018 (la colpa di questi ultimi giorni è da imputare alla brutta influenza che ha decimato i miei colleghi).
    Per farla breve nacque una discussione tra amici sul lavorare o meno i giorni di festa, quanto sia giusto o sbagliato.
    In particolare ho battibeccato con una ragazza che lavora per la grande distribuzione, che riteneva profondamente ingiusto non poter trascorrere i tempo in famiglia.
    Il mio ragionamento è stato veramente banale e terra terra: quante categorie lavorano a turno 365 giorni l'anno basti pensare a medici, infermieri, poliziotti, pompieri, il personale dei cinema, dei bar, ristoranti, e la lista potrebbe continuare con innumerevoli altri esempi.
    Parliamo tanto di disoccupazione, ma quando c'è da fare qualche piccolo sacrificio per lavorare, non tutti sono disponibili.
    Il classico lavoro dalle 9 alle 17 dal lunedì al venerdì, esiste ancora, ma è mutato al cospetto necessità della nostra società.
    Voi cosa ne pensate? Lo so che ho semplificato molto il discorso, ma spero che il concetto di fondo sia passato
    Personalmente preferisco lavorare la domenica quando mi capita che essere disoccupata

  2. #2
    abstract L'avatar di Yele
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    Io penso che, essendoci meno lavoro, in generale, non ha senso che ci sia gente che non riesce nemmeno a riposare e altri che sono disoccupati.

    La produttività, negli ultimi 100 anni, è aumentata almeno di 50 volte. Vuol dire che oggi una persona, con la tecnologia, fa quello che un tempo ci volevano 50 persone per fare. Significa che non manca la ricchezza, cioè non manca il cibo, e tutto il resto, semplicemente non viene distribuita.
    Quindi, per me, non ha senso concentrare tutto il lavoro su meno persone.
    Questo come discorso generale.

    A far la spesa la domenica non vado proprio per principio. Un tempo i negozi erano chiusi la domenica e non siamo mai morti. Quindi si può anche non comprare niente la domenica. I centri commerciali poi, la domenica sono la cosa più triste dell'universo. Cioè, con tanti posti, alla domenica, vai al centro commerciale ?
    Bah.

    Secondo me la gente dovrebbe avere almeno 2 giorni di riposo la settimana. Altrimenti non abbiamo migliorato la società, l'abbiamo resa più nevrotica.
    Non vedo la cosa in termini di sacrificio o meno, lo vedo in termini di diritti uguali per tutti. Se certe categorie richiedono che qualcuno lavori di domenica, fare i turni non significa lavorare 7 giorni su 7.

  3. #3
    Opinionista L'avatar di Escolzia
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    Però la domenica ci piace andare al cinema, a bere un caffè, a mangiare fuori, se non ci fosse chi lavora nel giorno di festa, staremmo tutti chiusi in casa
    La spesa la faccio anche la domenica quando capita, e sono contenta di avere questa opportunità

  4. #4
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    E' diverso avere due giorni dal lavorare quando serve.
    Io stavo alle tlc spaziali, i due giorni ci stavano, ma i cosi non conoscevano riposo.
    In effetti mi era pure comodo stare libero quando i servizi funzionavano.
    Col lun-ven dovevo prendere le ferie per sbrigare ogni cosa.

  5. #5
    abstract L'avatar di Yele
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    No io la spesa non la faccio proprio di domenica. Onestamente, odierei lavorare di domenica, o comunque vorrei avere un altro giorno di pausa. Ho lavorato per anni 6 giorni a settimana ed è già uno stress, perché 1 solo giorno di pausa non ti permette di riposarti.
    Al cinema vado veramente di rado.. non ricordo più l'ultima volta che ci sono andata, e pure il ristorante, per me è una rarità, un lusso. Capisco che sono anormale io, e che, in ogni caso, molti lavori richiedono orari diversi, ma il mio discorso è più generale: considera il contadino. 80 anni fa per zappare un campo servivano 50 persone, mentre oggi il trattore lo guida uno solo e domani sarà robotizzato, però produrrà più di quello che zappavano in 50.
    A quel punto i 50 che fanno ? Il cibo viene prodotto ugualmente, quindi lavoreranno a fare il software per pilotare il trattore, cioè 1/50 del tempo che serviva 100 anni fa. Non per questo moriranno di fame.

    La sostanza è che il tempo di lavoro deve cambiare, a meno che non vogliamo creare un ammasso di gente disoccupata e un esubero di merci che nessuno potrà più comprare, cioè un disastro mondiale.

  6. #6
    Per quanto mi riguarda, ho svolto sempre lavori che prevedono la presenza di personale anche durante i giorni festivi. Anzi dirò di più, il lavoro che svolgo è 24/7 cioè 24 ore per 7 giorni alla settimana. Naturalmente tra noi colleghi ci si organizza, poiché è giusto e sacrosanto riposare, ma ci sono stati periodi in cui ho lavorato tre mesi senza riposo per mancanza di personale. In un villaggio turistico, durante l'estate ebbi mezza giornata di ferie ogni 15 giorni. Con il lavoro attuale, agente marittimo, una volta in due mesi raggiunsi 190 ore di straordinario. Eppure il mio contratto prevede il Sabato e la Domenica libera. Durante tutti questi anni di lavoro ho maturato una condizione mentale che mi fa pensare che i giorni festivi sono quelli in cui sei libero o in ferie.

    Per alcuni lavori credo che sia impossibile un orario fisso dal Lunedì al Venerdì... gli alberghi non chiudono durante i we, ne le navi si fermano o non entrano in porto.... ma a dire il vero, tutti questi centri commerciali aperti stanno "uccidendo" il comune senso del tempo libero. Una volta la Domenica si faceva una gita, una passeggiate sul lungomare o in centro.... oggi persino un caffè lo prendi al centro commerciale, mentre tua moglie guarda le vetrine. A mio modesto avviso tutto ciò è una reinvenzione di una strategia adottata già in passato. Non ricordo bene i particolari adesso, ma lessi una volta che laddove nacquero aglomerati di persone in luoghi di interesse minerario, ai minatori veniva dato un certo stipendio, poi però gli veniva detratta una certa somma per il vitto e l'alloggio, poi gli stessi proprietari delle miniere, crearono empori, saloon e quant'altro potesse far passare il tempo ai minatori, durante le ore di riposo....

    risultato, quel poco che i minatori guadagnavano faticosamente, gli veniva tolto dagli stessi padroni sotto altre forme di "servizi", che avevano il solo scopo di riprendersi il denaro.


    Ecco, Oggi, quando entro in un centro commerciale anche solo per un caffè al bar e un occhiata alle vetrine, io mi sento come quei minatori.

    notte.
    Bambol utente of the decade

  7. #7
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    La produzione e' anche funzione della richiesta pagante, ancora di piu' se a produrre sono macchine che si possono spegnere riducendo i costi fissi pressoche' a zero.
    Non mi sembra che miliardi di esuberi siano un problema, standoci gia' e avendo circa un miliardo di persone sufficiente a sostenere l'economia mondiale come produttori e consumatori.

  8. #8
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    Non mi sembra che miliardi di esuberi siano un problema
    a me sì.
    Sono un enorme problema.
    Prima di tutto un problema sociale, perchè se uno non lavora, si sente inutile e prima o poi, crea dei problemi, anche se non ha fame.
    E poi è anche un problema economico, perchè tanta gente che non si sente partecipe della propria comunità, prima o poi fa dei danni, cioè dei danni economici.

  9. #9
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    Risolvergli i sogni ha lo stesso una valenza economica.

  10. #10
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Il mio lavoro per la sua tipologia richiede una copertura totale. Lavoro spesso le domeniche, e in ogni caso sei giorni a settimana minimo. Ma a volte, avendo più datori di lavoro, faccio anche periodi lunghi senza un giorno di riposo.
    il mondo è cambiato e condivido quanto dice Escolzia. Non si può pensare di fare gli orari che si facevano un tempo.
    Il problema vero è che comunque nelle aziende il personale è poco e quel poco che c'è ha sempre extra non pagati da fare...
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  11. #11
    abstract L'avatar di Yele
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    Sì, ma non è una situazione ottimale, né per chi lavora tanto, né per chi non lavora.

  12. #12
    Opinionista L'avatar di Escolzia
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Il mio lavoro per la sua tipologia richiede una copertura totale. Lavoro spesso le domeniche, e in ogni caso sei giorni a settimana minimo. Ma a volte, avendo più datori di lavoro, faccio anche periodi lunghi senza un giorno di riposo.
    il mondo è cambiato e condivido quanto dice Escolzia. Non si può pensare di fare gli orari che si facevano un tempo.
    Il problema vero è che comunque nelle aziende il personale è poco e quel poco che c'è ha sempre extra non pagati da fare...
    DarK hai compreso perfettamente ciò che volevo esprimere, ed evidentemente non è passato.
    Sul neretto anche da noi la situazione è la stessa, ma di aumentare l'organico non se ne parla.

  13. #13
    Opinionista L'avatar di Escolzia
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    Sì, ma non è una situazione ottimale, né per chi lavora tanto, né per chi non lavora.
    Non è una situazione ottimale per nessuno, questo è certo.
    Il punto sul quale volevo focalizzare il discorso è su quanto siamo disposti ad adattarci alle nuove realtà che lavorative che ci vengono proposte

  14. #14
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    A me sembra un segnale che si va verso un tipo di società ed economia dove dovremo lavorare di più per competere coi paesi che sono abituati a lavorare molto più di noi e con meno garanzie. Poi però si parla anche di robotica e tecnologia e di diminuzione del lavoro, quindi non so. La classica situazione a macchia di leopardo.

  15. #15
    abstract L'avatar di Yele
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    Citazione Originariamente Scritto da Escolzia Visualizza Messaggio
    Non è una situazione ottimale per nessuno, questo è certo.
    Il punto sul quale volevo focalizzare il discorso è su quanto siamo disposti ad adattarci alle nuove realtà che lavorative che ci vengono proposte
    io invece mi chiedo se sia giusto adattarsi verso il basso o se, visto che la ricchezza c'è, si debba cercare di costruire una società in cui si distribuisca meglio il lavoro e il benessere.

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