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Discussione: E' morto Totò Riina.

  1. #16
    L'avatar di dietrologo
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Non sono d'accordo. Sarebbe come dimenticarsi che è esistito Hitler. I mostri vanno sempre ricordati...
    A che ci serve ricordare un bifolco basso, grasso, ignorante come una capra ignorante, uno psicopatico sociopatico implicato a vario titolo in 104 omicidi, di cui una trentina commessi in prima persona, che nonostante i soldi mossi dalla sua organizzazione ha vissuto per 44 anni la vita miserabile dei peggio poveracci morali e materiali, che non ha visto nascere nessuno dei figli che la moglie ha messo al mondo, nascondendosi come un ratto di fogna fino a quando uno dei suoi lo ha venduto per avere un vitalizio di meno di duemila euro al mese.

    Che ha vissuto gli ultimi 24 anni isolato a scontare parte dei 26 ergastoli a cui era stato condannato passando un’ora al giorno a farneticare con il suo compagno di prigionia che per qualche benefit carcerario riferiva le sue farneticazioni.

    E che è morto senza dignità dopo essere stato operato più volte malvolentieri da medici a cui della sua vita e del suo benessere interessava il giusto

  2. #17
    Serve quel minimo per ricordare il male che ha fatto alla comunità e ai siciliani in special modo. Serve per capire come può scendere in basso la natura umana e, soprattutto, serve ricordare come non si debba mai prendere esempio da una bestia di questo genere. Già perché, se prima di lui, i mafiosi avevano, seppur nella loro concezione distorta, dei "principi", una morale, dei tabù, diciamo così, con la sua ascesa abbiamo assistito alle peggiori nefandezze e crudeltà, senza dogmi, senza limiti, senza pietà.

    Nella mia vita ho visto di persona ben quattro morti ammazzati per mafia. Ho visto anche come la mentalità mafiosa possa essere così sottile, da rendere chiunque, a sua volta, mafioso, basta semplicemente pensare di essere al di sopra degli altri e agire a scapito degli altri. Questo è il germe, il virus, che rende potenzialmente tutti, dalla mentalità mafiosa. Non c'è bisogno dunque di ammazzare, per questo.

    Poi certo, mettere su una Fiction sulla sua vita, questa è stata una esagerazione, perché in qualche modo lo si è fatto diventare protagonista e non lo meritava, naturalmente. Mi pare che commentò che la fiction gli era piaciuta, era stata fatta bene. Se non erro.
    Ultima modifica di bumble-bee; 18-11-2017 alle 19:26
    Bambol utente of the decade

  3. #18
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    Citazione Originariamente Scritto da dietrologo Visualizza Messaggio
    A che ci serve ricordare un bifolco basso, grasso, ignorante come una capra ignorante, uno psicopatico sociopatico implicato a vario titolo in 104 omicidi, di cui una trentina commessi in prima persona, che nonostante i soldi mossi dalla sua organizzazione ha vissuto per 44 anni la vita miserabile dei peggio poveracci morali e materiali, che non ha visto nascere nessuno dei figli che la moglie ha messo al mondo, nascondendosi come un ratto di fogna fino a quando uno dei suoi lo ha venduto per avere un vitalizio di meno di duemila euro al mese.

    Che ha vissuto gli ultimi 24 anni isolato a scontare parte dei 26 ergastoli a cui era stato condannato passando un’ora al giorno a farneticare con il suo compagno di prigionia che per qualche benefit carcerario riferiva le sue farneticazioni.

    E che è morto senza dignità dopo essere stato operato più volte malvolentieri da medici a cui della sua vita e del suo benessere interessava il giusto
    con questo bifolco basso, grasso, ignorante come una capra ignorante, uno psicopatico sociopatico É SCESO A TRATTATIVA LO STATO ITALIANO,
    ci vogliamo dimenticare pure di quelli che sono ancora lí nel parlamento come nulla fosse?
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

  4. #19
    whatever.. L'avatar di Misterikx
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    DA VOMITARE;

    Legami con la politica
    Il principale referente politico di Riina inizialmente fu Vito Ciancimino[22], il quale nel 1976 instaurò un rapporto di collaborazione con la corrente di Giulio Andreotti, in particolare con Salvo Lima, che sfociò poi in un formale inserimento in tale gruppo politico e nell'appoggio dato dai delegati vicini a Ciancimino alla corrente andreottiana in occasione dei congressi nazionali della Democrazia Cristiana svoltisi nel 1980 e nel 1983[23]. Per proteggere gli interessi di Ciancimino, Riina propose alla "Commissione" gli omicidi dei suoi avversari politici: il 9 marzo 1979 fu ucciso Michele Reina, segretario provinciale della Democrazia Cristiana che era entrato in contrasto con costruttori legati a Ciancimino; il 6 gennaio 1980 venne eliminato Piersanti Mattarella, presidente della Regione che contrastava Ciancimino per un suo rientro nel partito con incarichi direttivi; il 30 aprile 1982 venne trucidato Pio La Torre, segretario regionale del PCI che aveva più volte indicato pubblicamente Ciancimino come personaggio legato a Cosa Nostra[24].

    Dopo l'inizio della «seconda guerra di mafia», i cugini Ignazio e Nino Salvo, ricchi e famosi esattori affiliati alla cosca di Salemi, passarono dalla parte dello schieramento dei Corleonesi, che faceva capo proprio a Riina, e furono incaricati di curare le relazioni con Salvo Lima, che divenne il nuovo referente politico di Riina, soprattutto per cercare di ottenere una favorevole soluzione di vicende processuali[23][25][26]; infatti, sempre secondo i collaboratori di giustizia, Lima si sarebbe attivato per modificare in Cassazione la sentenza del Maxiprocesso di Palermo che condannava Riina e molti altri boss all'ergastolo[27]. In particolare, il collaboratore Baldassare Di Maggio riferì che nel 1987 accompagnò Riina nella casa di Ignazio Salvo a Palermo, dove avrebbe incontrato Lima e il suo capocorrente Giulio Andreotti per sollecitare il loro intervento sulla sentenza[28][29]; la testimonianza dell'incontro venne però considerata inattendibile nella sentenza del processo contro Andreotti[23].

    Tuttavia il 30 gennaio 1992 la Cassazione confermò gli ergastoli del Maxiprocesso[30] e sancì l'attendibilità delle dichiarazioni rese dal pentito Tommaso Buscetta. Sempre secondo le testimonianze dei collaboratori di giustizia, Riina decise allora di lanciare un avvertimento ad Andreotti, che si era disinteressato alla sentenza e anzi aveva firmato un decreto-legge che aveva fatto tornare in carcere gli imputati del Maxiprocesso scarcerati per decorrenza dei termini e quelli agli arresti domiciliari[23][31]: per queste ragioni il 12 marzo 1992 Lima venne ucciso alla vigilia delle elezioni politiche[32] e, alcuni mesi dopo, la stessa sorte toccò a Ignazio Salvo[33].

    Il Papello e la trattativa con lo stato

    L'allora vicecomandante dei Ros, Mario Mori, incontrò tra giugno e ottobre 1992 Vito Ciancimino, proponendo una trattativa con Cosa Nostra per mettere fine alla lunga scia di stragi che insanguinavano Palermo. La proposta era in realtà, secondo la versione fornita da Mori, una trappola per cercare di stanare qualche latitante, ma Riina rispose alla richiesta con il famoso Papello[36], un documento di richieste[37] per ammorbidire le condizioni dei detenuti, degli indagati, delle loro famiglie, la cancellazione della legge sui pentiti e la revisione del maxiprocesso.

    L'esistenza della trattativa tra stato e Cosa Nostra è stata successivamente smentita dallo stesso Mori.[38] Il 12 marzo 2012, però, nella motivazione della sentenza del processo a Francesco Tagliavia per le stragi del 1992 - 1993, i giudici scrivono che la trattativa tra Stato e Cosa nostra "ci fu e venne quantomeno inizialmente impostata su un do ut des [...] L'iniziativa fu assunta da rappresentanti dello Stato e non dagli uomini di mafia".[39]



    https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Riina
    " Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui

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