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Risultati da 106 a 120 di 184

Discussione: sono un evasore

  1. #106
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    l'argomentazione sarebbe questa ?

    http://video=youtube;v=zQvTlYBkay8]h...?v=zQvTlYBkay8


    ecco, continua a sottovalutarla e a comunicare che la consideri una truppa di ottentotti abbrutiti; così davvero otterrai grandi risultati, che potrai ammirare dalla torre eburnea della virtù; almeno finche quelli non appiccano il fuoco anche a quella
    Cosa c'è nel link? Non si apre.

  2. #107
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    Non è "colpa", però è responsabilità... almeno in parte, dai.
    Ad esempio io Renzi non l'ho mai votato, e sinceramente, me ne prendo tutta la "colpa"
    Allora la responsabilità è dei partiti che producono quei candidati e non altri, funziona così e per votare ci sono regole da seguire, altrimenti sceglierei la Gabanelli, una a caso, che ad occhio e croce mi sembra più professionale e seria di tanti politici improvvisati.
    Stanno lì ad intrallazzare, a blaterare di cose utili più che altro agli addetti ai lavori o dei massimi sistemi e i commenti nelle case mi sembra di sentirli ogni sera 'ma con questo e quest'altro problema da risolvere, loro perdono tutto questo tempo sui dettagli o a rubazzare di qua e di là', con la volenterosa collaborazione dei giornalisti che dedicano la maggior parte dello spazio ai botta e risposta fra tizio e caio, invece che a mostrarci la vera sostanza.

  3. #108
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    beh, per prima cosa sarebbe utile rendersi conto di come funziona il potere in questo paese:
    i politici, anche i leader, non contano una cippa;
    arrivano a candidarsi solo se hanno stabilito un modus vivendi con la maggior parte dei poteri in grado di porre veti e mobilitare alleati;

    il povero Bersani delle lenzuolate, le privatizzazioni, fu cacciato dai tassisti romani;
    in realtà quelli che si sono mossi, a latere, erano i suoi e altri garanti di un equilibri di commesse a cooperative, spartite tra la rosse e quelle di Comunione e Liberazione in bassa Lombardia, Emilia e Marche;
    anche il Berlusconi che stravinse le elezioni del 2001, dopo qualche mese era già in crisi e perdeva i pezzi, nonostante un governo solidissimo, nei numeri;
    perché scatti il semaforo verde ad un candidato - fatta eccezione per alcuni tecnici, non tutti - di solito è necessario che quello sia ricattabile, abbia depositato un pegno, sia a rischio indagine giudiziaria, qualora faccia il cattivo;

    gli interessi si controllano tra di loro in una sorta di stallo messicano - i pistoleri pronti a sparare gli uni contro gli altri - che è intrinsecamente conservatore; quando il sistema si inceppa o trova una strozzatura, si dà il via libera temporaneo a sturarla; ma se il leader si monta troppo la testa e infastidisce una coalizione di poteri corposa, si scatena la fronda, anche tra i suoi, dove le lobbies hanno collocato gente di controllo

    in mezzo c'è di tutto, tutti i settori, le professioni, i corpi intermedi, confindustriali, sindacati, edili, banche di vario genere, commercianti, poteri locali, alte burocrazie...
    un ministro non conta una cippa se il direttore generale e i direttori dipartimentali - funzionari stabili, di concorso, non persone del ministro - gli fanno la fronda; lo stesso nei comuni, coi segretari, anche se il sindaco eletto direttamente ha più forza;
    non appena Renzi ha "minacciato" di smuovere più del richiesto e fare il leader, è spuntata fuori l'indagine sul papà, quella sul papà della Boschi, ecc... fino a ridurlo a più miti consigli e passare la palla ad un altro;
    credete che non avrebbe vinto il referendum se i corpi intermedi si fossero mobilitati per dare più potere all'esecutivo ? hanno boicottato quella prospettiva proprio perché col sistema attuale è facilissimo condizionare una leadership anche con una leva relativamente esigua;

    se pensate che i protagonisti di questa storia siano i politici che rubano, avete scambiato il guardialinee per Messi
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #109
    Chiamatemi Margherita L'avatar di Magiostrina
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    Io credo che la gente se ne renda conto benissimo e se non va più a votare non è per ignoranza, ma magari proprio perché capisce come stanno le cose. E' la politica proprio a non essere protagonista.
    Funziona così un po' ovunque credo, tipo in America Trump era partito in quarta poi è venuto fuori che c'è il deep state che vuole farlo fuori, ma anche a livello globale si intrecciano interessi che usano la politica come strumento. Oggi saltano fuori le indagini per corruzione, una volta saltavano in aria le automobili…

  5. #110
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    Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
    Io credo che la gente se ne renda conto benissimo e se non va più a votare non è per ignoranza, ma magari proprio perché capisce come stanno le cose. E' la politica proprio a non essere protagonista.
    Funziona così un po' ovunque credo, tipo in America Trump era partito in quarta poi è venuto fuori che c'è il deep state che vuole farlo fuori
    in quel caso, come per la Brexit - due sistemi uninominali e maggioritari secchi - c'è la dimostrazione che i cd Poteri forti, tanto forti non sono;
    la democrazia ha funzionato, nel senso che il voto ha prevalso sull'orientamento dei tecnici;
    poi la politica ha ripreso a tessere e a spiegare a quell'elettorato gli azzardi, cercando strade per attenuarne i rischi e le conseguenze;

    ma lo stallo italiano è un più grave, perché fondato su un equilibrio molto inefficiente, con poco margine per finanziare correzioni e fare qualsiasi cosa.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #111
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    in quel caso, come per la Brexit - due sistemi uninominali e maggioritari secchi - c'è la dimostrazione che i cd Poteri forti, tanto forti non sono;
    la democrazia ha funzionato, nel senso che il voto ha prevalso sull'orientamento dei tecnici;
    poi la politica ha ripreso a tessere e a spiegare a quell'elettorato gli azzardi, cercando strade per attenuarne i rischi e le conseguenze;

    ma lo stallo italiano è un più grave, perché fondato su un equilibrio molto inefficiente, con poco margine per finanziare correzioni e fare qualsiasi cosa.
    Il problema è che la luce in fondo al tunnel non si vede proprio.
    Si dovrebbe poter schiacciare il tasto "reset" e ripartire sul pulito.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  7. #112
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    Con chi si dovrebbe ripartire? Per adesso esiste solo caos. con tutti i limiti Renzi almeno ha tentato di fare dei cambiamenti anche se parziali ma le forze centrifughe all'interno della sinistra lo hanno impedito e la destra ringrazia. Mi da l'impressione che il non risolvere gli annosi problemi che affliggono una parte consistente di italiani sia un modo per mantenersi le poltrone ben attaccate ai loro terghi. La discussione di cambiamento si protrae da più di venti anni, e dal momento che non cambia niente è ovvio che ci sono una pletora di persone politicizzate che ne traggono beneficio. Non è colpa solo della politica se non avvengono cambiamenti strutturali per far si che si diventi un paese quasi normale.

  8. #113
    Eufonista L'avatar di BiO-dEiStA
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    qui ci sono persone di cui non condivido molte idee, come Dietrologo e Bumble; ma non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di pensare che abbiano meno ragione di avere quelle opinioni di quanto io ne abbia di avere le mie;

    cioè, potrei pensarlo se loro affermassero di volere un certo risultato, ma lo perseguissero con mezzi palesemente non idonei; ma se loro perseguono un valore diverso dal mio, in cui l'irrazionalità diventa una scelta, non ha molto senso pormi sul piedistallo di quello più competente che insegna;
    Ognuno di noi ha diritto alle proprie opinioni a prescindere, finché ci limitiamo a questo. Sapere dell'esistenza o meno della teiera di Russell, o dell'invisibile unicorno rosa o di altri fenomeni simili non ci cambia certo la vita; sapere quali sono le basi su cui ciascuno fonda e definisce la propria razionalità forse sì.
    Il tuo assunto di partenza è quello di credere che il "democratico" voto di una massa dagli interessi variegati e contrastanti scelga esattamente, almeno in ultima analisi, la classe politica di cui i cittadini nel loro complesso, diciamo pure il paese, ha bisogno in un determinato momento. Tralasciamo pure tutti i governi non eletti che da eccezione stanno diventando regola, e andiamo a vedere se i veri problemi stanno altrove. Dato che "la sovranità appartiene al popolo", cominciamo da una massa ignorante e puntualmente manipolata a credere che abbia la facoltà di votare davvero una classe politica che possa fare gli interessi di chi realmente la mantiene. Andiamo poi a verificare se i meccanismi del potere sono così permeabili ai cambiamenti che la gente comune richiede, se i politici che in tempi di crisi chiedono sacrifici ai cittadini sono disposti a dare il buon esempio, oppure se la casta vive di regole proprie pensando solo a proteggere i privilegi suoi, quelli dei poteri forti (che sembrano metterne o toglierne di sella gli esponenti molto più efficacemente dell'insieme dei votanti), e infine a spargere qualche briciola alla massa, ma solo in via residuale e perché non si incazzi troppo, dato che la casta ci tiene a conservare se stessa, sia pur con tutto il sistema di vassalli, valvassori e valvassini.
    Spero per te che sia vero che il sistema di vassalli, valvassori e valvassini si identifica in pratica con l'Italia intera, perché vedi, una mandria di sanguisughe da qualche parte il sangue lo dovrà pure cavare. Se invece ciò che tu credi non è vero affatto, ma fa solo parte dell'ideologia che ti hanno fatto studiare, allora non solo il voto non serve a niente (cosa che è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che vanno alle urne tappandosi il naso), ma il tuo assunto di partenza è viziato da deformazioni cognitive assolutamente singolari e notevoli, in quanto partono dallo stesso sistema che questo assunto produce a proprio uso e consumo.
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    i miei post in media sono di una dozzina di righe, al più;
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    Sono stato tanto...ma tanto Laurina, lontano dal Signore: Ne ho combinate di cotte e di crude. Ti basti sapere soltanto questo....

  9. #114
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    beh, per prima cosa sarebbe utile rendersi conto di come funziona il potere in questo paese:
    i politici, anche i leader, non contano una cippa;
    arrivano a candidarsi solo se hanno stabilito un modus vivendi con la maggior parte dei poteri in grado di porre veti e mobilitare alleati;
    per questo dico che è "colpa" dei cittadini

  10. #115
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    Citazione Originariamente Scritto da BiO-dEiStA Visualizza Messaggio
    Ognuno di noi ha diritto alle proprie opinioni a prescindere, finché ci limitiamo a questo. Sapere dell'esistenza o meno della teiera di Russell, o dell'invisibile unicorno rosa o di altri fenomeni simili non ci cambia certo la vita; sapere quali sono le basi su cui ciascuno fonda e definisce la propria razionalità forse sì.
    è anche possibile optare per l'irrazionalità; del resto, l'irrazionalismo è stata una corrente politica molto influente in certe ideologie novecentesche;
    Il tuo assunto di partenza è quello di credere che il "democratico" voto di una massa dagli interessi variegati e contrastanti scelga esattamente, almeno in ultima analisi, la classe politica di cui i cittadini nel loro complesso, diciamo pure il paese, ha bisogno in un determinato momento.
    niente affatto; la democrazia rappresentativa è per definizione un sistema imperfetto e approssimativo; ci sono diverse formule, graduate a seconda della rappresentatività più o meno fotografica; del resto, è l'unico modo egualitario per stabilire di cosa un paese abbia bisogno; l'alternativa essendo che lo decidano ottimati, investiti non si sa da chi e per quali meriti o competenze;

    Tralasciamo pure tutti i governi non eletti che da eccezione stanno diventando regola, e andiamo a vedere se i veri problemi stanno altrove.
    ecco, tralascia pure, dato che nel sistema costituzionale italiano i governi non si eleggono, ma li vota il parlamento, questo sì, eletto;

    Dato che "la sovranità appartiene al popolo", cominciamo da una massa ignorante e puntualmente manipolata a credere che abbia la facoltà di votare davvero una classe politica che possa fare gli interessi di chi realmente la mantiene.
    questa è una tua opinione, che rimanda alla prima risposta; un altro potrebbe dire che sei manipolato da chi ti fa credere falsità sui governi non eletti, che sono falsità non perché lo dico io, ma perché è scritto nella Costituzione, che puoi facilmente consultare e che in teoria dovresti conoscere, visto che a scuola avrai studiato educazione civica;
    Andiamo poi a verificare se i meccanismi del potere sono così permeabili ai cambiamenti che la gente comune richiede, se i politici che in tempi di crisi chiedono sacrifici ai cittadini sono disposti a dare il buon esempio, oppure se la casta vive di regole proprie pensando solo a proteggere i privilegi suoi, quelli dei poteri forti (che sembrano metterne o toglierne di sella gli esponenti molto più efficacemente dell'insieme dei votanti)
    questo è vero, posto che l'identità e la forza dei poteri influenti varia molto; nel senso che variano gli assetti delle loro alleanze;

    , e infine a spargere qualche briciola alla massa, ma solo in via residuale e perché non si incazzi troppo, dato che la casta ci tiene a conservare se stessa, sia pur con tutto il sistema di vassalli, valvassori e valvassini.
    Spero per te che sia vero che il sistema di vassalli, valvassori e valvassini si identifica in pratica con l'Italia intera, perché vedi, una mandria di sanguisughe da qualche parte il sangue lo dovrà pure cavare. Se invece ciò che tu credi non è vero affatto, ma fa solo parte dell'ideologia che ti hanno fatto studiare, allora non solo il voto non serve a niente (cosa che è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che vanno alle urne tappandosi il naso), ma il tuo assunto di partenza è viziato da deformazioni cognitive assolutamente singolari e notevoli, in quanto partono dallo stesso sistema che questo assunto produce a proprio uso e consumo.
    sai, la distribuzione dei privilegi è facilmente analizzabile in tutto il corso della storia politica ed economica della Repubblica; non sono informazioni segrete; ma sono migliaia; è ovvio che quanto più ci si allontana dal potere, tanto minore sarà stato il privilegio; la fruttivendola del paese marchigiano di mia nonna, moglie del postino assunto non si sa come negli anni 50, evadeva totalmente, ma a partire da un reddito bassissimo da quell'attività; probabilmente evadeva solo i contributi; non è che punto il dito contro di lei, anche se la pensione retributiva su una base puramente putativa è oggettivamente un regalo;

    è anche ovvio che le varie caste - perché oltre ai politici veri e propri ci sono tutti gli altri, alti burocrati, notabili, probi imprenditori e rappresentanti locali della società civile nei consigli delle banche popolari, e giù fino a tutti i lacché beneficiati di qualche incarico o spesa discrezionale - stessero e stanno ancora meglio della fruttivendola;
    ma qui non si tratta di fare una morale, bensì di capire come funziona un sistema; perché oggettivamente, se la Fiat - o altre imprese - veniva sussidiata, anche il reddito dei relativi operai lo devi - incolpevoli loro - ascrivere alla "sanguisuga";

    quando chiedo alla gente che si confronta con me su questo tema che lavoro faccia, non mi risponde mai nessuno, svicolano tutti; perché lo sanno tutti che a uno o due gradi di separazione c'è quasi sempre il bug del privilegio in filiera;
    fatta eccezione per chi ha vinto un concorso pubblico dopo il 92, che per me sono quasi eroi di fronte ai quali mi inchino, nessuno ha la filiera immacolata, anche se non ha colpe dirette; ma dovrebbe almeno ragionare prudentemente quando evoca kaste e affini.
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #116
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    è anche possibile optare per l'irrazionalità
    dipenda dalla definizione di "razionalità".
    La razionalità è contestuale.

    Per un religioso cattolico nel medioevo era perfettamente razionale bruciare una "strega"

  12. #117
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    Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
    dipenda dalla definizione di "razionalità".
    La razionalità è contestuale.

    Per un religioso cattolico nel medioevo era perfettamente razionale bruciare una "strega"
    parlo di irrazionalismo, non di irrazionalità;

    la desinenza indica un'ideologia che postula consapevolmente il rifiuto di ciò che è ragionevole in termini di utilità, magari in luogo dell'eroismo o altro; i fascismi in genere sono intrisi di irrazionalismo, almeno in alcune fasi; lo trovi in Bergson, ma anche Nietszche...
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #118
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    niente affatto; la democrazia rappresentativa è per definizione un sistema imperfetto e approssimativo; ci sono diverse formule, graduate a seconda della rappresentatività più o meno fotografica; del resto, è l'unico modo egualitario per stabilire di cosa un paese abbia bisogno; l'alternativa essendo che lo decidano ottimati, investiti non si sa da chi e per quali meriti o competenze;
    Anche questa è niente più che una tua opinione, direi.

    ecco, tralascia pure, dato che nel sistema costituzionale italiano i governi non si eleggono, ma li vota il parlamento, questo sì, eletto;
    Va bene, sei proprio bravo. Del resto c'è chi pensa che, nei ripetuti cambiamenti in merito di questi ultimi anni, tale espressione sia perfino legittima, guarda qui.

    questa è una tua opinione, che rimanda alla prima risposta; un altro potrebbe dire che sei manipolato da chi ti fa credere falsità sui governi non eletti, che sono falsità non perché lo dico io, ma perché è scritto nella Costituzione, che puoi facilmente consultare e che in teoria dovresti conoscere, visto che a scuola avrai studiato educazione civica;
    La costituzione contiene un sacco di belle cosucce, compresa l'espressione che avevo riportato fra virgolette, e se per te tutto ciò che contiene risponde alla realtà dei fatti, allora continua pure a stare nel mondo delle tue opinioni.

    la fruttivendola del paese marchigiano di mia nonna, moglie del postino assunto non si sa come negli anni 50, evadeva totalmente, ma a partire da un reddito bassissimo da quell'attività; probabilmente evadeva solo i contributi; non è che punto il dito contro di lei, anche se la pensione retributiva su una base puramente putativa è oggettivamente un regalo;
    Sai, anche la domestica ritardata di quel romanzo di Hugo, che si spaccava la schiena tutto il giorno in cambio di vitto e alloggio, pensava che il suo padrone le stesse facendo un regalo quando le diceva di riempirsi il grembiule di frutta, che altrimenti sarebbe marcita sugli alberi.

    ma qui non si tratta di fare una morale, bensì di capire come funziona un sistema; perché oggettivamente, se la Fiat - o altre imprese - veniva sussidiata, anche il reddito dei relativi operai lo devi - incolpevoli loro - ascrivere alla "sanguisuga";
    E chi avrebbe dovuto pensare a fare della FIAT un'impresa competitiva, anziché limitarsi a mungere soldi allo stato? Agnelli? Romiti?

    quando chiedo alla gente che si confronta con me su questo tema che lavoro faccia, non mi risponde mai nessuno, svicolano tutti; perché lo sanno tutti che a uno o due gradi di separazione c'è quasi sempre il bug del privilegio in filiera;
    fatta eccezione per chi ha vinto un concorso pubblico dopo il 92, che per me sono quasi eroi di fronte ai quali mi inchino, nessuno ha la filiera immacolata, anche se non ha colpe dirette; ma dovrebbe almeno ragionare prudentemente quando evoca kaste e affini.
    Lavoro presso uno studio di cui sono anche socio, insegno a scuola come precario annuale part-time e un tempo avevo anche una piccola attività autonoma. Direi proprio di non dover ringraziare nessuno, anche perché non ho mai chiesto favori a nessuno, non mi sono mai fatto pubblicità e sono sempre venuti a cercarmi, nonostante il mio pessimo carattere. Quindi?
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    i miei post in media sono di una dozzina di righe, al più;
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  14. #119
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    Anche questa è niente più che una tua opinione, direi.
    no, è proprio una questione di filosofia del diritto, su cui sono concordi milioni di studiosi sulla base di argomentazioni logiche; peraltro, quesgli studiosi farebbero carte false per poter presentare altre teorie di espressione ugualitaria ed efficace del consenso;

    Va bene, sei proprio bravo. Del resto c'è chi pensa che, nei ripetuti cambiamenti in merito di questi ultimi anni, tale espressione sia perfino legittima, guarda qui.
    questo è un argomento, in effetti; resta che la legge ha una proprietà tassonomica; puoi disquisire sull'opportunità e, al limite, argomentare la desuetudine, o la consuetudine contraria; ma non è ancora questo il caso; e, soprattutto, in sostanza c'è il parlamento - eletto - a garantire; la mera indicazione di un candidato premier e una prassi ancora incerta non bastano a cambiare la costituzione materiale in un premierato;

    La costituzione contiene un sacco di belle cosucce, compresa l'espressione che avevo riportato fra virgolette, e se per te tutto ciò che contiene risponde alla realtà dei fatti, allora continua pure a stare nel mondo delle tue opinioni.
    la frase che citavi continua eloquentemente con: che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione;

    Sai, anche la domestica ritardata di quel romanzo di Hugo, che si spaccava la schiena tutto il giorno in cambio di vitto e alloggio, pensava che il suo padrone le stesse facendo un regalo quando le diceva di riempirsi il grembiule di frutta, che altrimenti sarebbe marcita sugli alberi.
    resta che quegli operai hanno potuto avere un lavoro - e la pensione - che altrimenti non avrebbero avuto grazie ad una filiera finanziata pubblicamente, inefficiente, fuori mercato, mentre altre categorie beneficiavano di altre forme distorsive;

    E chi avrebbe dovuto pensare a fare della FIAT un'impresa competitiva, anziché limitarsi a mungere soldi allo stato? Agnelli? Romiti?
    il mercato; avrebbero dovuto farlo loro, oppure fallire e l'impresa rilevata da altro capitale;

    Lavoro presso uno studio di cui sono anche socio, insegno a scuola come precario annuale part-time e un tempo avevo anche una piccola attività autonoma. Direi proprio di non dover ringraziare nessuno, anche perché non ho mai chiesto favori a nessuno, non mi sono mai fatto pubblicità e sono sempre venuti a cercarmi, nonostante il mio pessimo carattere. Quindi?
    bisogna vedere se il settore di cui fai parte beneficia di qualche forma di agevolazione o tratta attività in cui è rilevante la spesa pubblica; non è che tu debba ringraziare per favoritismi, nel caso; semplicemente potrebbe darsi che quel flusso di spesa da cui si origina il tuo lavoro sia viziato ad uno stadio di cui non hai alcuna responsabilità; es. se hai un'impresa edile e vieni chiamato come sub-appaltatore in un'opera decisa in modo corruttivo, non hai responsabilità; ma non avresti quel lavoro se la decisione di spesa fosse stata adottata in altro modo, o non adottata; e così per tutte le spese e gli incarichi discrezionali in cui agenzie locali spendono soldi pubblici secondo procedure discutibili o poco trasparenti, non competitive, di relazione, ecc...
    sono rari i settori in cui ad un grado di separazione non c'è qualcosa del genere, anche perché in Italia la spesa pubblica muove ben oltre il 50% del PIL.
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  15. #120
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    parlo di irrazionalismo, non di irrazionalità;

    la desinenza indica un'ideologia che postula consapevolmente il rifiuto di ciò che è ragionevole in termini di utilità, magari in luogo dell'eroismo o altro; i fascismi in genere sono intrisi di irrazionalismo, almeno in alcune fasi; lo trovi in Bergson, ma anche Nietszche...
    ok, ma vai oltre: il problema è sempre nella definizione di "razionalità".

    anche l'irrazionalismo ha una sua ratio, una sua logica, ergo non è irrazionale...
    tipo, non so, il romanticismo che vede il sentimento o l'arte come unico strumento di conoscenza... individua comunque un principio "regolatore", quindi una ratio.

    E comunque tu parlavi di irrazionalità. C'è lì il post da leggere eh

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