Stimate 70.000 prostitute e 9 milioni di clienti.
Stimate 70.000 prostitute e 9 milioni di clienti.
e chi le ha contate?
cioé uno va da una tipa e le chiede cortesemente:
"scusi lei é mignotta?"
"MA COME SI PERMETTE!"
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui
Al di là dei numeri, cosa ne pensi di 9 milioni di connazionali che pagano per trombare ?
astraendomi da questioni morali, sfruttamento, ecc... un po' li invidio, perché hanno meccanismi più semplici dei miei; o forse sono proprio "altri" meccanismi; anzi, probabilmente;
non ho esperienza diretta, ma la situazione mercenaria - a prescindere dall'eventuale squallore - è talmente lesiva dell'autostima che deve incarnare una fortissima propensione per avere corso; ogni tanto, mi chiedo come sarebbe la vita sessuale delle persone se le donne fossero educate in massa a fare sesso con la stessa mentalità degli uomini, con tutto il corredo di autorizzazioni ideologiche a farlo, aprendo uno spazio ad una sessualità relazionale diversa da quella della coppia o dei sottintesi sociali associati.
c'� del lardo in Garfagnana
https://www.ibs.it/grande-beffa-sess.../9788849810660
http://www.ingenere.it/recensioni/so...ssuo-economico[/QUOTE]
oddio, nell'articolo più esteso non leggo spiegazioni della prospettiva femminile, quando le donne ricorrono alla prostituzione;
c'è la questione sociale, importantissima, ma la tua domanda originaria, cui cercavo di rispondere, era questa:
visto che ci sono donne che pagano per trombare, anche se sono poche perché questa prassi è fortemente inibita dalla cultura, la domanda vale tale e quale per loro;
rispondendo, emergerebbe un denominatore comune, maschile e femminile, relativo alla psicologia di chi cerca sesso mercenario.
c'� del lardo in Garfagnana
oddio, nell'articolo più esteso non leggo spiegazioni della prospettiva femminile, quando le donne ricorrono alla prostituzione;
c'è la questione sociale, importantissima, ma la tua domanda originaria, cui cercavo di rispondere, era questa:
visto che ci sono donne che pagano per trombare, anche se sono poche perché questa prassi è fortemente inibita dalla cultura, la domanda vale tale e quale per loro;
rispondendo, emergerebbe un denominatore comune, maschile e femminile, relativo alla psicologia di chi cerca sesso mercenario.[/QUOTE]
Non è questione di psicologia, è questione di asimmetria di potere.
Chi ha i soldi paga, chi non li ha, vende.
Non c'entra molto di che sesso sei, se non per il fatto che storicamente, gli uomini, per vari motivi (forza fisica, usare le donne per procreare ecc.), sono stati dalla parte di quelli che potevano pagare.
quella è la pre-condizione per cui il fatto può avvenire, non la motivazione;
se la tua domanda:
Al di là dei numeri, cosa ne pensi di 9 milioni di connazionali che pagano per trombare ?
non era retorica, nel qual caso l'unica risposta plausibile sarebbe stata: perché hanno i soldi, mentre chi si vende no;
si deve evincere che tu chiedessi un opinione sulle motivazioni, e quella io ho espresso;
come fai ad escludere la psicologia della clientela nella valutazione del fenomeno, maschile o femminile che sia ?
c'� del lardo in Garfagnana
la psicologia è individuale, come ti ho già detto, quindi non spiega molto di un fenomeno numericamente consistente.
Il divario di potere lo spiega. Non è una pre-condizione, è il motivo.
L'uomo (come ho detto, per una stratificazione storica di motivi) pensa che quello che dà sessualmente alla donna sia "meno" di quello che la donna dà a lui, quindi deve aggiungere i soldi, per fare pari.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi".
Non capisco la tua inferenza...
quel che penso io è che la prostituzione rispecchia u'asimmetria di potere.
E' chiaro che se una donna ha soldi (=potere), può anche comprarsi il sesso, tanto come un uomo, se trova uomini che sono disposti a vendersi, perchè non hanno quegli stessi soldi, cioè si trovano all'altro polo dell'asimmetria di potere.
Cioè secondo me non c'entrano molto (ossia c'entrano solo storicamente) le differenze biologiche tra uomini e donne relativamente alla riproduzione.
Secondo me donne e uomini, mediamente, hanno lo stesso spettro di libido. La differenza è la diseguaglianza che c'è già (prima della prostituzione) nella società.
Insomma si confonde la causa con la conseguenza.
E' natura. Ci si rizza l'uccello, sempre e, chi non è bravo a contenersi, si sfoga come può.
Questo è il maschio, così come la natura l'ha creato. Poi subentra l'uomo, il quale, cerca di esercitare un controllo logico sui propri istinti... o perlomeno, mi piace pensarla così.
Amen.
Bambol utente of the decade