Dall’antologia degli scritti di ‘Abdu’l – bahá (23):

La religione di Dio è una sola, ma deve essere sempre
rinnovata. Mosè, per esempio, fu inviato fra gli uomini e
istituì una Legge e, grazie a questo, i Figli di Israele, liberati
dall'ignoranza, pervennero alla luce; sollevati dall'abiezione,
ottennero gloria imperitura. Eppure, col lento trascorrere
degli anni, quella radiosità svanì, quello splendore declinò,
quel fulgente mattino divenne notte; e quando quella notte si
fece ancora più oscura, albeggiò la stella del Messia, sì che di
nuovo una gloria rischiarò il mondo.
Vogliamo dire: la religione di Dio è una sola, ed è maestra
dell'umanità, ma pure bisogna che sia rinnovata. Quando si
pianta un albero, esso cresce giorno dopo giorno; mette fiori e
foglie e succulenti frutti. Ma dopo lungo tempo, invecchia, e
cessa di produrre frutti. Allora l'Agricoltore della Verità ne
raccoglie il seme e lo pianta in puro terreno; ed ecco ergersi il
primo albero, tale qual era prima.
Osserva con attenzione come in questo mondo dell'esistenza
ogni cosa debba essere rinnovata. Guarda al mondo
materiale circostante, vedi come sia stato oggi rinnovato. I
pensieri sono cambiati, i modi di vita sono stati riveduti, le
scienze e le arti mostrano un nuovo vigore, vi sono nuove
scoperte e invenzioni, nuove percezioni. Com'è dunque possibile
che una forza vitale qual è la religione - garante dei
grandi progressi dell'umanità, strumento per conseguire la
vita eterna, apportatrice di infinita eccellenza, luce di entrambi
i mondi - non venga rinnovata? Ciò sarebbe incompatibile
con la grazia e la bontà del Signore.
La religione, inoltre, non è una serie di credenze, un insieme
di abitudini; essa consiste degli insegnamenti del Signore
Iddio, insegnamenti che costituiscono la vita del genere
umano, che spronano la mente a nobili pensieri, raffinano
il carattere e gettano le basi per l'onore imperituro dell'uomo.
Osserva: sarebbe mai possibile placare queste febbri nel
mondo della mente, questi fuochi di guerra e di odio, di
risentimento e di livore tra le nazioni, queste aggressioni di
popoli contro altri popoli, che hanno distrutto la tranquillità
del mondo intero, altrimenti che mediante le acque vive dei
precetti di Dio? No, mai!
Ed è chiaro: è necessario avvalersi di una forza che trascenda
e travalichi le forze della natura, onde trasformare in
luce questo buio tenebroso e questi odi, risentimenti, rancori
e livori, queste interminabili risse e guerre cangiare in
amicizia e amore fra tutte le genti della terra. Questa forza
non è altro che il soffio dello Spirito Santo e il possente afflato
della Parola di Dio.

Dall’antologia degli scritti di ‘Abdu’l – bahá (29):

Il trattamento prescritto dagli antichi medici sapienti non
è lo stesso che hanno prescritto coloro che vennero dopo;
varia bensì in rapporto all'afflizione del paziente; ma, pur
mutando, il rimedio è sempre inteso a restituire al paziente
la salute. Nelle dispensazioni del passato il debole
corpo del mondo non avrebbe potuto sopportare una cura
rigorosa o potente. Ecco perché Cristo disse: «Molte cose
ho ancor da dire; cose che vanno dette, ma per il momento
non siete capaci di portarne il peso. Ma quando verrà lo
Spirito Consolatore, che il Padre manderà, Egli vi chiarirà la
verità» (Giovanni, 15:26, 16:12, 13).
Perciò, in questo evo di splendori, insegnamenti un tempo
limitati ai pochi sono messi alla portata di tutti, sì che la
misericordia del Signore abbracci oriente e occidente, l'unità
del mondo dell'umanità appaia in tutta la sua bellezza e i
dardeggianti raggi della realtà inondino di luce il reame della
mente.
La discesa della Nuova Gerusalemme significa una Legge
celeste, una Legge garante della felicità umana e del fulgore
del mondo di Dio.

In quanto alla Gerusalemme celeste che è discesa per
posarsi sulle vette del mondo, e al Santo dei Santi di Dio, il
Cui vessillo è ora dispiegato, essa comprende in sé tutte le
perfezioni, tutto il sapere delle dispensazioni del passato e
annunzia altresì l'unità dei figli degli uomini. È la bandiera
della pace universale, lo spirito della vita eterna; è la gloria
delle perfezioni di Dio, la grazia che compenetra tutta
l'esistenza, l'ornamento che decora tutto il creato, la sorgente
della pace interiore per tutta l'umanità.