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Discussione: Il Karma

  1. #1
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    Il Karma

    Iniziamo con questo intervento una lunga e complessa dissertazione su questo argomento.

    In primis: cosa è il karma?

    In pratica (parola in Indiano-pali che significa semplicemente azione) si intende un estensione della terza legge della dinamica la quale enuncia che ad ogni azione si oppone sempre una reazione uguale e contraria: cioè le azioni reciproche tra due corpi sono sempre uguali tra loro e dirette in versi opposti.

    Questa estensione è riferita al mondo Astrale, Mentale e Spirituale.

    In pratica ad ogni emozione, pensiero o atto che compiamo corrisponde una reazione di euguale intensità e di euguale natura proporzionale alla forza con la quale è stata attuata-emessa.

    Questa reazione accade con ritmi ben precisi e ha due fini principali: il ristabilirsi di un equilibrio e la comprensione di un fatto, di un dramma, di una situazione.

    Esistono Karma a tutti i livelli: Karma individuali, di gruppo, di popolo, di mondi e Karma galattici. Pensate a persone che periscono contemporaneamente in un incidente ed avrete l'idea di un Karma di gruppo, pensate al Karma del popolo ebraico e avrete un esempio di Karma di popolo.

    In realtà nel Cosmo tutto è Karma. Tutto è un continuo scambio dei energie positive-maschili e negative-femminili, il quale moto produce i Karma a tutti i livelli.

    Karma è anche un raffreddore contratto per non essersi coperti bene dai rigori del freddo. Karma è lo stato di veglia accentuato dopo aver bevuto un caffè e così via.

    Tuttavia si intende per Karma o situazione Karmica aspetti più complessi legati all avita di un individuo.

    Tutte le religioni sono univoche ad identificare l'esistenza del Karma nella vita di un individuo. Si pensi all'"Occhio per occhio e dente per dente" e al "Chi di spada ferisce di spada perisce" di derivazione biblica e al "Le colpe dei padri ricadono sui figli", dell'Ebraismo. Quest'ultima un poco più oscura ma in seguito ne comprendere il significato.

    La prima obiezione che viene mossa da un pensatore logico è l'osservare come esistano individui che tutto compiono e nulla pagano di ciò che hanno commesso, e al contrario, una stuola di individui miti e tranquilli al quale sembra che capiti di tutto a dispetto dei loro comportamenti.

    La soluzione di questa apparente contraddizione sta in questi due principi fondamentali.
    Il primo è uno delle tre Leggi che sorreggono un Cosmo e cioè la Legge della reincarnazione degli esseri. Quindi le cause, i germi che generano un determinato Karma possono essere ricercate in esistenze precedenti a quella attuale.

    Il secondo principio è quello legato alla Legge del Karma, ovvero questa Legge non è solo un meccanismo automatico di equilibrio, ma una legge che ha come fine principe l'evolversi della Coscienza dell'individuo.
    Quindi la Legge del Karma fà giungere gli effetti di cause precedentemente mosse SOLO quando l'individuo è giunto ad una tale maturazione, ad una tale evoluzione la quale gli consente di comprendere e SUPERARE gli atteggiamenti che avevano concorso a muovere quelle cause.

    Ciò significa che esiste un momento "attivo" del Karma in cui si muovono le cause ed è il periodo in cui un essere non è evoluto o non sufficientemente evoluto per evitare quelle azioni, quindi il ricadere immediato degli effetti su quell'individuo non gli farebbe superare quell'atteggiamento, ma lo renderebbe solamente pauroso e paralizzato in quanto timoroso di una "punizione".

    In seconda istanza c'è il periodo "attivo" del Karma, momento più innanzi nell'evoluzione dell'individuo in cui si ha una certa capacità intellettuale e morale per elaborare le proprie situazioni vissute al fine di farlo giungere ad un primo importante stadio dell'evoluzione, ovvero il "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te"

    Le situazioni karmiche più importanti possono già essere elaborate e superate nel piano fisico ma generalmente vengono risolte in quel periodo trascorso nell'Aldilà, più precisamente nel piano astrale, chiamato in Occultismo "Il riposo dell'Ego".

    In questo stadio l'individuo prende una consapevolezza delle sue vite precedenti e con una visione aerea di queste comprende come certi suoi atti passati abbiano portato alle situazioni dell'ultima vita appena trascorsa.
    In questa consapevolezza allargata e non più schiava di un corpo fisico a limitare la lucidità di pensiero, l'individuo comprende e fà suo PER SEMPRE, trascrivendo l'esperienza nel suo corpo Akasico, ovvero quella parte di se che mai muore che è il punto in comune di tutte le vite di un individuo, ovvero allargando la sua coscienza.

    Accade allora, che per esempio, un omicida, sperimentando più volte l'omicidio e venendo a sua volta ucciso più volte, superi finalmente questo atteggiamento comprendendo la sacralità della vita.

    A questo punto, ad esperienza compresa, fatta sua, l'individuo MAI PIU' ucciderà nelle vite successive, anche se avrà perso completamente il ricordo di quelle esperienze che hanno portato quell'arricchimento di coscienza.
    Mai più e in nessuna condizione ucciderà, altrimenti, se per esempio uccide in una situazione di paura, significa che l'atteggiamento è solo represso a livello inconscio e si ripresenta quando le occasione ne permettono l'insorgere.

    Quando un uomo scrive davvero nella sua coscienza il non uccidere sentirà intimamente come una forza incorruttibile che non bisogna uccidere e lo farà fino all'olocausto finale di se stesso.
    non ucciderà perchè glielo vieta un comandamento religioso, il Cristo, il Buddha o chiunque altra figura spirituale, e nemmeno nessun codice di Hammurabi, o di qualsiasi legislatore umano.

    Egli non uccide perchè sente intimamente che non è giusto uccidere e quanto sia abominevole e ingiusto il contrario.

    Egli cioè è diventato UNO con quella Legge. Egli è UNO con la Legge.

    Egli non uccide perchè Lui stesso è la Legge.

    E questo vale per ogni altra conquista spirituale.

    Per oggi basta.

    Pace e Bene
    Ultima modifica di Il Manu; 24-09-2007 alle 00:50

  2. #2
    mAleKevada... L'avatar di aleke00
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    ho pensato molto a questa cosa della reincarnazione; ricordo che c'erano teorie che provavano a confutare la cosa, per esempio l'aumento della popolazione mondiale, a cui per
    [SIZE="1"][B]Tout cela ne vaut pas le poison qui d

  3. #3
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    Quando la coscienza ristagna (ma questo non può essere per più di tanto poichè ci sono le Leggi e i loro ritmi) arrivano i Cristo, i Krishna, i Buddha.

    Nei momenti di oscurità arriva sempre un faro per scuotere quelli che almeno, più che fermi, sono solo titubanti ad andare innanzi.

    Immagina l'evoluzione come un gigantesco schiacciasassi che avanza lentamente ma inesorabilmente.

    Immagina gli esseri umani come siano attaccati a questo macchinario portentoso con degli elastici: lo schiacciasassi avanza inesorabilmente ma lentamente, quindi gli esseri umani si possono attardare più dietro ma ad un certo punto interviene l'elastico con la sua capacità elastica (parte della Legge che regola il ritmo).

    L'individuo potrà, con grande dispendio di energie, trattenersi indietro rispetto al macchinario-evoluzione, ma ad un certo punto la forza che eserciterà la trazione sarà invincibile quindi l'individuo verrà proiettato INEVIATBILMENTE in avanti.

    Non solo, puoi dedurre che il balzo in avanti sarà proporzionale alla forza ed al tempo per cui è stato in tensione "l'elastico", quindi ne deriva un'altra Legge dell'evoluzione che già abbiamo menzionato: Tanto grande sarà la perversione di un individuo tanto maggiore sarà la spinta evolutiva in avanti.

    Questo vale non solo per un individuo, ma per la Legge di Analogia, anche per i popoli e per l'umanità tutta.

    Considera, inoltre, l'elastico come la capacità decisionale, il "libero arbitrio" di un individuo, che comunque non è assoluto ma ristretto in un certo ambito e regolato da Leggi precise entro il quale viene esercitato.

    L'umanità attualmente è in leggero ritardo, diciamo qualche secolo intercorre tra l'evoluzione "prevista" e quella effettiva in virtù del Libero arbitrio di una umanità che, sottolineiamo, è formato da tutti i liberi arbitri di tutti gli individui che la compongono, quindi una media matematica.
    Poi, come ti abbiamo detto, quando l'umanità è in ritardo, arrivano i giganti spirituali, arrivano i loro antesignani i Giovanni Battista e arrivano tanti piccoli Manu che operano nella luce e nell'ombra, ergo...

    Pace e Bene
    Ultima modifica di Il Manu; 24-09-2007 alle 02:43

  4. #4
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    La seconda domanda chiama in causa l'inconscio collettivo, ovvero un serbatoio esperienziale comune a tutti gli esseri umani in cui confluirebbero tutte le esperienze di tutti gli individui di una specie.

    Ci sono molti sedicenti scienziati che spiegano con autorità e con certezza, come molti fenomeni del cosiddetto paranormale siano da inquadrare nel fenomeno dell'inconscio collettivo, ovvero danno una non-risposta non essendo MAI stato dimostrato l'esistenza di questo fenomeno. Quindi rispondono ad una ipotesi spacciando un'altra ipotesi come risolutiva.

    Da parte nostra possiamo dire che spesso invece di soluzioni semplici e lineari si diano come replica risposte che sono più fantasiose della realtà che si vuole negare.

    L'inconscio collettivo, così come lo articolano gli psicologi, non esiste!

    Pace e Bene

  5. #5
    Raff
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    dobbiamo allora non scandalizzarci pi

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Raff Visualizza Messaggio
    dobbiamo allora non scandalizzarci più di nulla e accettare serenamente qualsiasi cosa ci capiti di spiacevole e accettare anche l'assassinio dei nostri cari consapevoli che forse un tempo pure io potrei aver ucciso?
    Nel momento che tu prendi consapevolezza di queste verità devi porti nella giusta posizione verso la vita, ovvero non timoroso ma sicuro che tutto è ordine e equilibrio e che ogni male non è mai fine a se stesso ma permesso affinchè l'uomo tragga da questo male il miracolo della Coscienza.

    Ogni cosa ha un suo perchè in un Cosmo (Kosmos = ordine) dove tutto è ordine ed equilibrio, e quando tale non sembra è perchè la posizione dell'osservatore non è sufficentemente elevata per abbracciare tutti i processi che concorrono a questo Ordine.

    Con questo non significa che dovete diventare cinici: "Ecco, questo è il suo Karma, se lo merita!"
    Voi dovete soccorrere chiunque abbia bisogno di aiuto qualunque karma stia vivendo perchè voi non sapete quando questo suo karma debba finire e non sapete se voi potete essere strumento della cessazione di questo karma.
    Diversamente verrebbe meno la Forza che regge il Cosmo tutto, "l'amor che move il sole e l'altre stelle".

    Pace e Bene

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Raff Visualizza Messaggio
    dobbiamo allora non scandalizzarci più di nulla e accettare serenamente qualsiasi cosa ci capiti di spiacevole e accettare anche l'assassinio dei nostri cari consapevoli che forse un tempo pure io potrei aver ucciso?
    Questo è quello a cui l'Uomo deve giungere.

    Comprendiamo come questi siano stati di coscienza ancora lontani da voi ma invero è questo quello a cui giunge l'Uomo evoluto. La profonda consapevolezza che tutto accade con giustizia e per un fine ultimo e non solo viene "accettato" come ineluttabile ma come necessario e giusto affinchè tutto "sia come E'".

    E' tuo dovere tendere ad un simile atteggiamento di tua volontà prima che la Legge ti ci conduca attraverso il dolore del Karma.

    Pace e Bene

  8. #8
    mAleKevada... L'avatar di aleke00
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    [QUOTE=Il Manu;737889]Quando la coscienza ristagna (ma questo non pu
    [SIZE="1"][B]Tout cela ne vaut pas le poison qui d

  9. #9
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    C'è un aumento degli individui incarnati come esseri umani fino ad un certo punto, fino ad un apice evolutivo, poi, per ragioni che per ora è prematuro spiegare, c'è una diminuzione di questi.

    Così avviene ciclicamente per onde successive.

    Pace e Bene

  10. #10
    Raff
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    [QUOTE=Il Manu;738029]

    E' tuo dovere tendere ad un simile atteggiamento di tua volont

  11. #11
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    Non significa affatto quello, ma comprendere il tuo scopo e dare un senso alla tua vita che sia compatibile e degno del Divino.

    Se non ti torna almeno logico un simile atteggiamento puoi cercare altrove soddisfazione. La Verità non è mai coercizione ma scelta sentita e nessun vero Maestro ti dirà mai che devi seguire un certo o tal'altro insegnamento.

    E' solo una tua scelta, tutto è sempre una scelta, Perfino scegliere di non scegliere, di fatto, è una scelta.

    Pace e Bene

  12. #12
    Raff
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    Citazione Originariamente Scritto da Il Manu Visualizza Messaggio
    La Verità non è mai coercizione ma scelta sentita e nessun vero Maestro ti dirà mai che devi seguire un certo o tal'altro insegnamento.
    era la risposta che volevo ..gli anatemi e le fatwe religiose non mi hanno mai convinto

  13. #13
    Opinionista L'avatar di Acciderbolina
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    Quoto Il Manu.... I suoi post mi ricordano molto alcuni dei molti messaggi dettati dall'aldilà per più di 30 anni tramite un serio medium morto da circa 20 anni...

    Cmq per quanto riguarda il karma, penso molto al mio, essendo sorda dalla nascita, ebbi una visione anni fa. Vidi nitidamente un signore vestito di frac con il cappello a cilindro. Mi ricordo che gli chiesi: Perchè sono sorda? Mi rispose: Perchè tu hai sentito ciò che non dovevi sentire... Nel sottofondo invece percepii una voce flebile... Devi imparare ad ascoltare....

    Ora come ora, sono sempre combattuta e sempre con il dilemma: cosa devo imparare ad ascoltare? Cosa avevo sentito ciò che non dovevo sentire? E domande varie su di me, sulla mia sordità... Inoltre mi accorgo che persone vicine a me sono più sorde di me nel senso che non mi stanno mai a sentire, ad ascoltare ciò che dico, che penso, etc... Credo che sto pagando il mio debito karmico e forse anche quello degli altri che non sono ancora pronti, al momento di pagarlo... Forse sono in attesa della loro comprensione come della mia? Chissà?
    Ultima modifica di Acciderbolina; 24-09-2007 alle 23:06
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  14. #14
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    Il karma del sordo spesso è proprio quello di colui che non ha mai ascoltato le istanze degli altri, ma purtroppo, per quanto si possano dare delle indicazioni generali su alcuni rapporti di causa-effetto, più si scende nel particolare e più si manifesta il paradosso de Karma.
    Cioè accade che per quanto veritiere le linee generali, quando si tratta il particolare, quando si tratta l'essere umano nel dettaglio, quasi mai il suo karma corrisponderà ai principi generali.

    Per questo non possiamo dire con certezza che la limitazione che vive Acciderbolina sia dovuta ad una mancanza della capacità di ascoltare le voci di quanti le sono stati vicini.
    In genere questo karma accade a persone che hanno rivestito cariche importanti e cui il loro uffizio sarebbe stato proprio quello di ascoltare le ragioni altrui.
    Allo stesso modo rinasce cieco colui, che posto in una posizione di potere privilegiato, a causa del suo orgoglio ha minato, offeso e financo posto fine la vita di altri esseri.

    Pace e Bene
    Ultima modifica di Il Manu; 25-09-2007 alle 01:06

  15. #15
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    la nostra morte e' decisa gia in nascita

    se il Karma e' deciso vuol dire che quando nasciamo , e' decisa anche la data della nostra morte??? Tutto il vissuto (emozioni,passioni, dolore e perdite).
    Se ci viene predetta la morte non si puo' evitare???

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