Nell'ebraismo viene considerato IL LUOGO D'ORIGINE del ceppo familiare, non quello della nascita della singola persona.....Ecco perch� Giuseppe, da Nazareth, si sposta a Bethlem per farsi registrare.
Molti si interrogano se Ges� sia nato veramente il 25 dicembre. Ma cosa sappiamo in realt� sulla storicit� della sua data di nascita? I Vangeli, come � noto, non precisano in che giorno � nato il fondatore del cristianesimo.
E allora, come mai la Chiesa ha fissato proprio al 25 dicembre il suo Natale? � vero, inoltre, che questa festa cristiana � seconda solo alla Pasqua � � stata posta al 25 dicembre per sostituire il culto pagano del dio Sole, celebrato in tutto il Mediterraneo anche prima della nascita di Ges�?
Cominciamo col dire che il solstizio d�inverno � data in cui si festeggiava nelle culture politeiste il Sol Invictus � cade il 21 dicembre e non il 25.
In secondo luogo � bene precisare che la Chiesa primitiva, soprattutto d�Oriente, aveva fissato la data di nascita di Ges� al 25 dicembre gi� nei primissimi anni successivi alla sua morte.
Dato che � stato ricavato dallo studio della primitiva tradizione di matrice giudeo-cristiana � risultata fedelissima al vaglio degli storici contemporanei � e che ha avuto origine dalla cerchia dei familiari di Ges�, ossia dalla originaria Chiesa di Gerusalemme e di Palestina.
E allora, se la Chiesa ha subito fissato al 25 dicembre la nascita di Ges�, abbiamo oggi prove documentali e archeologiche che possono confermare la veneranda tradizione ecclesiale? La risposta � si.
Nel 1947 un pastorello palestinese trova casualmente una giara, semisepolta in una grotta del deserto di Qumran, un�arida regione a pochi chilometri da Gerusalemme. La localit� era stata sede della comunit� monastica degli esseni, che oltre all�ascetismo praticava la copiatura dei testi sacri appartenuti ai loro antenati israeliti. I monaci del Mar Morto produssero in pochi decenni una grande quantit� di testi, poi nascosti in grandi anfore per salvarli dall�occupazione romana del 70 d.C.
All�indomani della fortunata scoperta, archeologi di tutto il mondo avviarono una grande campagna di scavi nell�intera zona desertica, rinvenendo ben 11 grotte, che custodivano, da quasi venti secoli, numerosi vasi e migliaia di manoscritti delle Sacre Scritture israelitiche, arrotolati e ben conservati.
Tra questi importanti documenti, uno ci interessa particolarmente: � il Libro dei Giubilei, un testo del II secolo a.C.
La fonte giudaica ci ha permesso di conoscere, dopo quasi due millenni, le date in cui le classi sacerdotali di Israele officiavano al Tempio di Gerusalemme, ciclicamente da sabato a sabato, quindi sempre nello stesso periodo dell�anno.
Il testo in questione riferisce poi che la classe di Abia, l�VIII delle ventiquattro che ruotavano all�officiatura del Tempio � classe sacerdotale cui apparteneva il sacerdote Zaccaria, il padre di Giovanni Battista � entrava nel Tempio nella settimana compresa tra il 23 e il 30 settembre.
La notizia apparentemente secondaria si � rivelata invece una vera bomba per gli studiosi del cristianesimo antico. Infatti, se Zaccaria � entrato nel Tempio il 23 settembre, giorno in cui secondo il vangelo di Luca ha ricevuto l�annuncio dell�Arcangelo Gabriele, che gli ha comunicato � nonostante la sua vecchia et� e la sterilit� della moglie Elisabetta � che avrebbe avuto un figlio, il cui nome sarebbe stato Giovanni, questo vuol dire che il Precursore del Signore potrebbe essere nato intorno al 24 giugno, nove mesi circa dopo l�Annuncio dell�angelo.
Guarda caso gli stessi giorni in cui la Chiesa commemora nel calendario liturgico, gi� dal I secolo, sia il giorno dell�Annunciazione a Zaccaria che la nascita di Giovanni.
Detto ci�, Maria potrebbe avere avuto la visita, sempre di Gabriele, giorno dell�Annunciazione, proprio il 25 marzo. Infatti, quando Maria si reca da sua cugina Elisabetta, subito dopo le parole dell�Arcangelo, per comunicare la notizia del concepimento di Ges�, l�evangelista annota: �Elisabetta era al sesto mese di gravidanza�.
Passo evangelico che mette in evidenza la differenza di sei mesi tra Giovanni e Ges�. E allora, se Ges� � stato concepito il 25 marzo, la sua nascita pu� essere ragionevolmente commemorata il 25 dicembre, giorno pi�, giorno meno.
Se cos� stanno i fatti � e la fonte qumranica li documenta � possiamo affermare senza tema di smentita che grazie alla scoperta della prezioso testo, avvenuto appena sessant�anni fa, la plurimillenatria tradizione ecclesiastica � confermata: le ricorrenze liturgiche dei concepimenti e dei giorni di nascita, sia di Giovanni che soprattutto di Ges�, si sono rivelati pertanto compatibili con la scoperta archeologica del Deserto di Giuda.
Cosa sarebbe accaduto se, per esempio, avessimo scoperto che il sacerdote Zaccaria fosse entrato nel Tempio nel mese di marzo o di luglio? Tutte le date liturgiche che ricordano i principali avvenimenti dei due personaggi evangelici sopra citati sarebbero diverse da quelle indicate dalla tradizione ecclesiale. E subito gli scettici, strappandosi le vesti, avrebbero gridato al mondo intero che la Chiesa si � inventata tutto, compreso la data di nascita del suo fondatore.
Ma l�indagine non � ancora terminata! Alcuni detrattori della storicit� della data del Natale al 25 dicembre hanno, infatti, osservato che in quel mese � cio� in pieno inverno � gli angeli non potevano incontrare in aperta campagna e di notte greggi e pastori a cui dare la lieta notizia della nascita del Salvatore dell�umanit�.
Eppure, quanti sostengono questa ipotesi dovrebbe sapere che nell�ebraismo tutto � soggetto alle norme di purit�. Secondo non pochi antichi trattati ebraici, i giudei distinguono tre tipi di greggi.
Il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca: considerate pure, possono rientrare, dopo i pascoli, nell�ovile del centro abitato. Un secondo gruppo �, invece, formato da pecore la cui lana � in parte bianca, in parte nera: questi ovini possono entrare a sera nell�ovile, ma il luogo del ricovero deve essere obbligatoriamente al di fuori del centro abitato.
Un terzo gruppo, infine, � formato da pecore la cui lana � nera: questi animali, ritenuti impuri, non possono entrare n� in citt� n� nell�ovile, neppure dopo il tramonto, quindi costretti a permanere all�aperto con i loro pastori sempre, giorno e notte, inverno e estate.
Non dimentichiamo, poi, che il testo evangelico riferisce che i pastori facevano turni di guardia: fatto che appare comprensibile solo se la notte � lunga e fredda, proprio come quelle d�inverno. Ricordo che Betlemme � ubicata a 800 metri sul livello del mare.
Alla luce di queste considerazioni, possiamo ritenere risolto il mistero: i pastori e le greggi incontrati dagli angeli in quella santa notte a Betlemme appartengono al terzo gruppo, formato da sole pecore nere. Prefigurazione, se vogliamo, di quella parte della societ�, composta da emarginati, esclusi, derelitti e peccatori che tanto piacer� avvicinare al Ges� predicatore.
In conclusione, possiamo dunque affermare non solo che Ges� � nato proprio il 25 dicembre ma che i vangeli dicono la verit� storica circa i fatti accaduti nella notte pi� santa di tutti i tempi: coloriamo di nero le bianche pecorelle dei nostri presepi e saremo pi� fedeli non solo alla storia quanto al cuore dell�insegnamento del Nazareno.
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* Il prof. Michele Loconsole � dottore in Sacra Teologia ecumenica, Presidente dell�associazione internazionale ENEC (L�EUROPE � NEAR EAST CENTRE) e Vicepresidente della Fondazione Nikolaos e dell�Associazione Puglia d�Oriente. Ha pubblicato recentemente il volume �Il simbolo della croce. Storia e liturgia� (Bari 2009).
https://it.zenit.org/articles/la-sto...l-25-dicembre/
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Originariamente Scritto da conogelato
